Calcio

Il Tar mette la parola fine alla storia sportiva del Carpi FC 1909

Dalla nascita nel 2001 alla Serie A, arriva l'ultima pagina per lo storico marchio. Il futuro è dell'Athletic

Il giorno del giudizio è arrivato: a due giorni dall’udienza di martedì 5 ottobre, il Tar ha respinto il ricorso del Carpi FC 1909 che chiedeva la riammissione in Serie D. Con un’ordinanza cautelare pubblicata nella prima mattinata di giovedì 7 ottobre, la Sezione Prima Ter del Tribunale Amministrativo del Lazio ha bocciato il Carpi FC, dando dunque partita vinta a Coni, Figc, Comune di Carpi e Athletic Carpi che rappresentavano la controparte. Nel dispositivo del Tar, si legge che “la richiesta di ammissione al campionato di serie D è intervenuta in data successiva all’ individuazione da parte del Comune di Carpi, in data 21.8.2021, dell’Unione Sportiva Dilettantistica “ATHLETIC CARPI 2021” quale società alla quale attribuire il predetto titolo”. Inoltre, scrive il Tar, "anche alla luce della posizione di soggetto controinteressato nel frattempo assunta dall’ATHLETIC CARPI 2021 (rispetto alla società ricorrente che pretende il conferimento del medesimo titolo sportivo), non è stato rispettato il “vincolo della pregiudiziale sportiva”. 

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A condannare insomma il Carpi Fc ad una sorte diversa rispetto a Casertana e Sambenedettese (riammesse in D con le stesse compagini sociali escluse dalla C) sono state le tempistiche con cui la società di via Abetone ha presentato richiesta della D in subordine alla C. Essendo questa richiesta arrivata dopo l’individuazione dell’Athletic da parte del Sindaco, è di fatto costata l’inammissibilità del ricorso al vecchio Carpi. A cui il Tar non riconosce inoltre i motivi aggiunti di ricorso presentati successivamente (ovvero quelli su cui aveva avuto parziale apertura dal Tar monocratico su un diritto di prelazione nel bando del sindaco), in quanto essendo nel frattempo entrata sulla scena l'Athletic, la cosiddetta "pregiudiziale sportiva" avrebbe previsto - per sanare una disputa sportiva tra società affiliate alla Figc - un ricorso non al Tar ma alla Giustizia Sportiva. 

Con questa sentenza il Carpi FC è - se mai sia stato veramente possibile il contrario - definitivamente fuori dai campionati federali. Se la società di via Abetone intenderà impugnare la sentenza odierna del Tar davanti al Consiglio di Stato, questo potrà riconoscerle solo un eventuale danno economico, perchè l'ultimo organo di giustizia con potere sull'ordinamento sportivo è il Tar del Lazio. Il destino sportivo del vecchio Carpi è dunque scritto, chiudendo definitivamente una pagina iniziata nel 2001 dal presidente Franco Cavicchioli e che ha portato il celebre “scudetto” con carpine e falcone di Re Astolfo a calcare i campi della Serie A. 

Il paradosso di questa folle estate del calcio carpigiano è che la sparizione dal calcio di questo glorioso simbolo con cui la città si è identificata nel suo apice sportivo, sia stata attesa e oggi accolta come un lieto fine. Un risultato amaramente beffardo che avrebbe potuto intestarsi solo la scellerata gestione societaria che nell’ultimo anno solare ha condotto il Carpi FC fino a questo punto. Un punto sportivamente tragico, ma accolto dalla città che ama il calcio come una liberazione. Il futuro è dell'Athletic Carpi, che ora siederà al tavolo col Sindaco per entrare in possesso anche dello stadio Cabassi, anch'esso ostaggio fino ad oggi della vecchia società.