Calcio

Saporetti: ''Vinciamole tutte, sono venuto qui per questo. Il gol mi manca''

Il bomber del Carpi ha nel mirino tre record: il trono del gol di tutta la D, le 100 reti in carriera tra D e C e il primato di Gherardi e Roncarati in biancorosso

20 gol in campionato diventati 19 con la cancellazione di quello nel return match con la Pistoiese - gara annullata come tutte le altre dei toscani - fanno di Simone Saporetti il capocannoniere del girone D e il secondo miglior marcatore di tutta la Serie D alle spalle dell’ex biancorosso Guglielmo Mignani (20 reti con la Pianese capolista del girone E). Un trono, quello del bomber di tutta la categoria, a cui Saporetti può ancora ambire nelle ultime tre giornate di un campionato che il numero 10 vuole aiutare il Carpi a vincere. 

 

Simone, siamo al rush finale dopo una settimana piena di avvenimenti dentro e fuori dal campo.

«Siamo arrivati alle battute finali e siamo contenti di esserci arrivati davanti a tutti, non era scontato. Per quanto riguarda la questione Pistoiese, noi siamo sempre rimasti concentrati sul campo, la notizia ha toccato tutti ma noi dobbiamo continuare a pensare a noi stessi pensando adesso alla partita col Forlì».

 

Cambia qualcosa nella gestione delle ultime tre gare, l’aver aumentato il vantaggio da 2 a 4 punti?

«No, non cambia. Abbiamo fatto un girone di ritorno stupendo, sapevamo che dovevamo vincerle praticamente tutte e pensare che sarà anche da qui alla fine, a prescindere dai 2 punti. Giocheremo tre partite e cercheremo di fare tre vittorie».

 

Dove è cambiata la stagione del Carpi?

«Per me qui in casa contro la Pistoiese (match che i biancorossi perdevano 1-2 all’intervallo andando virtualmente a -13 dal Ravenna, per poi vincere 3-2 in rimonta, ndr). Sarà stata una casualità ma è stata quella la svolta, fu una vittoria sofferta dopo una partita complicata. Ci ha fatto assumere una consapevolezza che prima non avevamo».

 

Da ravennate doc, come vivi questo testa con la squadra della tua città?

«Due anni fa sono stato benissimo lì e ogni volta che torno a casa al lunedì vivo questa situazione più in prima persona rispetto ad altri compagni. Ho amici tifosi e che seguono le partite, sicuramente non mi aspettavo a inizio campionato potesse essere un testa a testa. Ma sono contento di essere qui e della mia scelta di venire a Carpi, che non cambierei mai».

 

Domenica arriva il Forlì, che all’andata vi inflisse una delle sconfitte più immeritate.

«Anche loro sono stati addirittura a -1 a giocarsi il primo posto. All’andata segnammo presto, poi subimmo il pareggio e il 2-1 nel finale quando eravamo un po’ sbilanciati. Cose che nel ritorno abbiamo subito molto meno, riuscendo a pareggiare o addirittura vincere partite come quella. La svolta del nostro campionato è stata proprio il sapere gestire meglio certe situazioni».

 

C’è stata una promessa a inizio stagione col presidente Lazzaretti?

«Come ho detto dalla prima intervista, sono venuto qui per vincere come l’avevo detto col presidente la prima volta che ci siamo incontrati ed eravamo allineati su questo. Sennò le scelte sia mie che probabilmente sue sarebbero state diverse».

 

Nel girone di ritorno ti abbiamo visto anche spesso a difendere nella metà campo, dimostrando un’evoluzione.

«Il girone d’andata è stato più complicato per me ma anche per la squadra, poi abbiamo avuto più continuità ed è stato più facile sia per me che per i miei compagni creare occasioni e fare gol».

 

Nelle ultime tre gare Saporetti non ha però trovato il gol: è possibile che ad un giocatore che ha segnato 19 volte (20) manchi la rete?

«Devo essere sincero e sì, mi manca. Vivo per quello e non fare gol non mi fa stare bene. Sono tranquillo e sereno, non sono preoccupato ma sento il bisogno di tornare a segnare».

 

Nei marcatori della D, con la cancellazione del gol alla Pistoiese sei diventato secondo.

«Mi è già capitato a Ravenna che mi venisse tolto un gol segnato sul campo. Sono cose che succedono. Io sul campo ne ho fatti 20 e ne considero 20, cercherò da qua alla fine di farne il più possibile: me ne mancano 3 per arrivare a 100 tra D e C e proverò a raggiungere questa cifra entro la fine del campionato».

 

Un altro record nel mirino sono i 21 gol di Gherardi e Roncarati che fanno di loro i migliori bomber della storia del Carpi in un singolo campionato.

«Se l’avessi saputo non avrei sbagliato qualche gol (ride, ndr). Non sapevo di questo record, cercherò di provare a batterlo». 

(segue)

 

Come hai vissuto il ritorno al gol di Arrondini?

«Ha avuto un momento di difficoltà dal punto di vista fisico e per un attaccante quando non trovi il gol è difficile avere poco a tempo a disposizione per farlo. Sono contentissimo per lui, gliel’ho scritto dopo la partita di domenica così come quella prima: siamo un gruppo tanto unito, e la cosa bella che a presidente se faccio gol io o un compagno siamo tutti contenti».

 

Non hai mai vinto un campionato in carriera: come stai vivendo questo finale?

«Non ho mai vinto e se sono venuto qua è perchè pensavo che fosse l’ambiente giusto per me perchè fosse la prima volta. Ma mancano tre partite e ci giochiamo tanto, non ci possiamo accontentare».

 

Vi aspettate un altro abbraccio del vostro pubblico domenica?

«Ci aspettiamo tanta gente domenica come è stato col Ravenna, così come ce ne aspettiamo tanta a Imola e all’ultima col Certaldo».