Storia - Per una questione di soldi si interruppe l'amicizia con Alberto e Rodolfo Pio

La prebenda soffiata che divise Bembo dai Pio

Pietro Bembo (nato a Venezia nel 1470 e morto Cardinale a Roma nel 1547) è universalmente riconosciuto come uno dei "fondatori" della lingua italiana, quella che nell’ Umanesimo e nel Rinascimento era definito "l'idioma volgare". Un personaggio di grande spessore culturale, che conosceva bene il greco e il latino e che aveva vissuto nelle corti più prestigiose dell'epoca sua, da quella splendida di Urbino del "Corteggiano" di Baldassarre Castiglione, alla Roma papale dei medicei Leone X e Clemente VII, alla ricca e vivace Venezia in cui lavorò fianco a fianco con l'editore Aldo Manuzio per riformare il modo di scrivere, avendo a modelli Dante e Petrarca. Pochi però sanno che Pietro Bembo fu, almeno per un periodo, grande amico di Alberto Pio, di suo nipote Rodolfo, figlio di Leonello Pio, e componente del circolo di umanisti che anche il principe di Carpi amava frequentare avendo questi personaggi sintonia di intenti e di aspirazioni. Ma, si sa, anche le lunghe ed affettuose amicizie, si possono guastare, di solito quando c'è di mezzo una donna o questioni di danaro. Alberto era sposato, Pietro e Rodolfo erano ecclesiastici e quindi la questione di femmine non si poneva. Ed è invece per una questione di denaro che il Bembo e i Pio, a un certo punto della loro vita, entrarono in dissidio e non si parlarono (e scrissero) più. Pietro Bembo ed Alberto Pio si conobbero a Ferrara, dove entrambi studiavano, intorno al 1497. Che fossero amici lo dicono loro stessi: in una lettera, scritta da Padova nell'agosto del 1498, Pietro invita Alberto a recarsi da lui, in una residenza estiva particolarmente bella e serena nella campagna padovana: “Se tu verrai – scrive il Bembo –, ci dedicheremo insieme ai nostri colloqui". E ancora, dieci anni dopo, è sempre Pietro Bembo a scrivere ad Alberto da Urbino, rammaricandosi di non averlo potuto incontrare lì, essendo il principe di Carpi già partito per Roma, non dimenticando tuttavia di segnalare che "madonna la duchessa (d'Urbino) e madonna vostra consorte (Margherita Gonzaga, promessa sposa di Alberto ma che il Pio poi non sposerà) stanno benissimo".

 

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