A Novi dal 2 al 17 ottobre una mostra sugli antichi insediamenti agrari

Quando i romani erano i coltivatori della Bassa modenese e reggiana

Una interessante mostra storico-documentaria intitolata "Corsi d'acqua, dossi e insediamenti di età romana nei territori di Novi di Modena, Rolo e Fabbrico" è stata realizzata dal Gruppo Storico Carpi-Novi e sarà visitabile, presso il Polo Artistico Culturale di Novi di Modena, dal 2 al 17 ottobre 2021. "Nell’area presa in esame - affermano gli organizzatori della mostra - sono state individuate le tracce di un corso d’acqua appenninico attivo in età romana, un paleoalveo del Crostolo che ha formato un ampio dosso ancora presente in superficie nei tre comuni, poiché non è stato occultato da successive coperture alluvionali".

"Entrambi gli elementi geografici – torrente e dosso – hanno condizionato la distribuzione degli edifici residenziali e produttivi sorti in questo settore della bassa pianura al tempo dei coloni inviati da Roma. La mostra, articolata in 34 pannelli, mette in luce le suddette componenti ambientali e, soprattutto, documenta i resti archeologici degli insediamenti romani locali. I reperti rinvenuti finora, emersi in occasione di scavi e con le arature dei campi - sostiene il Gruppo Storico Carpi-Novi -, consentono di gettare uno sguardo sulla vita quotidiana, sulle condizioni socioeconomiche e su alcuni tratti culturali di chi ha popolato il territorio in epoche remote".

La mostra, che sarà corredata da un volume di approfondimento, apre dunque una finestra sulla storia antica della zona indagata, che corrisponde in larga misura all’area indicata in due carte notarili del IX secolo d.C. con il toponimo saltus Bonetia. I testi introduttivi e le numerose immagini invitano il visitatore ad affinare la capacità di cogliere, nel paesaggio abituale, i segni ancora in parte decifrabili di un passato molto lontano, e dimostrano l’importanza che hanno anche i piccoli frammenti di manufatti affioranti nel terreno per scoprire aspetti poco noti di uno spazio geografico e dei suoi antichi abitanti. La mostra fa seguito ad un precedente evento, quello sulla riscoperta, sempre nel territorio del Comune di Novi, del castello di Santo Stefano (l'insediamento medievale di Vicolongo) risalente al IX secolo e definitivamente abbandonato nel XIV secolo, oggetto di una mostra nel 2018.