Superbonus più facile, tanti interessanti anche a Carpi ma con cautela

Il condominio bancomat: ma attenti alle trappole

C’è un effetto agosto sul Superbonus, quello per intenderci del 110 per cento di detrazione fiscale sui cosiddetti interventi trainanti in fatto di isolamento, contenimento degli sprechi energetici e sicurezza antisismica degli edifici. È il comma 9-bis aggiunto al decreto “Rilancio” del maggio scorso, convertito in legge a luglio. Nello stabilire che per approvare gli interventi di quel tipo basta un numero di voti rappresentativo della maggioranza dei condòmini intervenuti o almeno del valore di un terzo dell’edificio, toglie teoricamente di mezzo la marea di discussioni che avrebbero potuto scatenarsi nelle assemblee condominiali. Il che facilita sì le decisioni, ma lascia immutata la complessità procedurale, che è insieme tecnica, di natura finanziaria e fiscale. Per capire che umori circolino in città al riguardo e se la relativa facilitazione agostana veda oppu- re no decine di condomini sui blocchi di partenza, pronti a trasformarsi in una sorta di bancomat semplicemente “rifacendosi il cappotto”, ci siamo rivolti ai professionisti di due studi tecnici. «L’interesse c’è – ammette Ennio Sgarbi, geometra – la gente è “montata su”, ma esistono anche molti dubbi. A differenza di quanto avvenuto con il terremoto, per esempio, in cui erano prevedibili lungaggini, certo, ma si aveva la certezza che la cambiale Errani prima o poi sarebbe stata pagata, qui ci sono molte incognite, soprattutto se non si starà molto attenti ai distinguo e ai paletti disseminati nel decreto e che potrebbero rivelarsi delle trappole». Uno per tutti, richiamato dal tecnico, riguarda le difformità edilizie: «Se uno parte con l’intervento, ma poi si scoprono difformità non condonate, anche cose minime, ma non denunciate al Catasto e al Comune, il finanziamento in forma di detrazione o di cessione del credito garantito a quella unità immobiliare può essere annullato. Per questo, gli amministratori condominiali che conosco consigliano di procedere innanzitutto con un’attestazione preliminare di conformità edilizia: in caso contrario, a erogazione avvenuta, ci si potrebbe ritrovare a dover restituire dei soldi». Anche sul meccanismo della detrazione fiscale commutabile in sconto in fattura e successiva cessione del credito, citato dal tecnico, esistono forti perplessità: «Quali imprese saranno in realtà disponibili – si chiede infatti Sgarbi –? Servono spalle robuste, per farlo e dalle nostre parti non ce ne sono più di quattro o cinque. Tutte le piccole, è prevedibile, si affideranno alle banche».

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