Nuove piantumazioni nel Bosco dei Bambini del Circolo Naturalistico Novese

In quella lingua di terra la natura torna autentica

"La Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”. Questa è ormai una delle più utilizzate citazioni estratte dal discorso che nel 1852 Capo Seattle pronunciò in risposta alla volontà del Governo degli Stati Uniti di comprare le terre del suo popolo, gli Indiani d’America. Nonostante venga citata spesso, con altrettanta facilità ci si dimentica di quanto sia vera e, anno dopo anno, l’uomo prosegue nell’indebolire le risorse della Terra. Anche per questo motivo nascono progetti come quello che a Novi ha portato alla creazione di un’area solo apparentemente selvaggia. Si chiama il Bosco dei Bambini, un nome quanto mai suggestivo con il quale si identifica un chilometro di sviluppo lineare sul quale crescono piante autoctone inframezzate da una fascia di erbe spontanee utili all’ecosistema del territorio. Un progetto forse conosciuto da pochi, intrapreso due anni fa dal Circolo Naturalistico Novese – in collaborazione con il Comune di Novi, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia centrale, l’Ambito Territoriale di Caccia Modena1, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – con lo scopo di ricreare, nei pochi ritagli che potessero essere sottratti all’agricoltura intensiva, un angolo di natura dove la vita selvatica delle piante e, di conseguenza, di insetti e animali possa svilupparsi in libertà.

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