Partono i lavori per il parco della Cappuccina

Il Comune informa che sono cominciati oggi, con i primi adempimenti di “accantieramento” da parte della ditta appaltatrice, i lavori per il parco dell'ex-Cappuccina. Spiega l'Assessore Riccardo Righi: « Queste operazioni preparatorie dureranno tutta la settimana, e il mese di Agosto sarà usato per procedere alle ultime verifiche, a rilievi topografici e movimenti di terra, in modo tale da avere un quadro di dettaglio per avviare poi i lavori effettivi da settembre. E' con grande soddisfazione che oggi annunciamo la partenza delle operazioni, perché è un progetto atteso da anni o si parte davvero».

Il progetto esecutivo, pubblicato un anno fa, è dell'architetto reggiano Marzia Zamboni, che con le colleghe Elisa Ferretti, Anna Bonvicini, Arianna Bordina aveva battuto altre sedici proposte, giunte da varie parti d'Italia al termine di un concorso internazionale. La vincitrice aveva così sintetizzato il senso del proprio lavoro: «Un parco lineare nel paesaggio agrario ritrovato, che, come solco nei campi, produrrà nuove connessioni urbane». Infatti, i cinque ettari fra via Lenin e viale dei Cipressi saranno trasformati in un parco per “ricucire” le zone circostanti (parco della Resistenza, cimitero, polo scolastico di via Peruzzi): precisamente, dei 55mila metri quadri totali, circa 14mila saranno destinati a parco vero e proprio, recuperando a terreno agricolo il resto.

 

Altre caratteristiche, annuncia ancora la nota comunale, saranno: la valorizzazione del “Passo della cappuccina” con parziale tombamento del fosso; la ricostruzione del paesaggio agrario attraverso il “parterre di campi”, caratterizzato da prati alti polifiti (più specie di piante), interessante sia per la biodiversità sia per salvaguardare la fertilità del suolo; la definizione del “parco lineare” attraverso il percorso di 550 metri, interamente accessibile, che si snoda nella fascia di prato calpestabile e fruibile. Il materiale di tale percorso sarà in calcestruzzo con finitura a spolvero chiara, per un'utenza ampliata, oltre che per ragioni di manutenzione e durata; altri elementi identitari del parco, che ne caratterizzeranno l’immagine, saranno il “Recinto del cimitero”, che verrà coperto (rivestito) con specchi e verde rampicante, alternati; il “Filo di Carpi”, definito nel progetto “un congegno compositivo ordinatore che informa l’estetica del Parco”, inizialmente riguardante l’area di ingresso, la zona ‘teatro’ e il sistema d'illuminazione.