Piano parcheggi, mobilità, gradualità della Ztl: riparte il confronto tra Comune e associazioni

I piani dell'Amministrazione comunale per la mobilità futura in centro, prima di essere resi noti domani con una nota ufficiale, sono stati illustrati questa mattina ai rappresentanti delle associazioni di categoria dagli assessori Stefania Gasparini, Mariella Lugli e Marco Truzzi (collegato in remoto), presenti anche i tecnici comunali. E anche se non si è parlato di Ztl è affiorato chiaro l'intento dell'Amministrazione comunale di imprimere un'accelerazione all'allontanamento del traffico automobilistico dal centro storico. La spiegazione al fondo di questo rilancio è la solita, la stessa che in diverse occasioni ha fatto affacciare propositi di limitazione della circolazione in centro, con relative reazioni: abbattere del 20 per cento le emissioni di Co2. L'obiettivo, per la verità, è lo stesso che ha dettato la scelta delle aree ambientali periferiche, come la realizzazione della bretella per Fossoli, così come è stato suggerito da più parti l'ampliamento del parcheggio dell'ospedale.

 

Ma poi si torna sempre lì, all'estensione graduale della Ztl a tutta la città storica, compresa dentro il perimetro dei viali, ritenuta la misura più efficace. Tant'è che l'Amministrazione, conoscendo l'obiezione, ha subito indicato il progetto di un parcheggio scambiatore al piazzale delle piscine, distante un quarto d'ora a piedi da piazza Martiri, come compensazione di un piano che prevederebbe il sacrificio di circa 800 posti auto in centro storico, mentre quelli distribuiti a corona tutto intorno verrebbero posti a pagamento, per favorire una maggior rotazione. Il tutto accompagnato dai consueti riferimenti al potenziamento del trasporto pubblico urbano e del sistema delle piste ciclabili, ma anche alla riqalificazione dovuta ai grandi investimenti privati effettuati o in corso sia per la ricostruzione post sisma che per il Bonus 110. Dalle indiscrezioni parrebbe di capire che le associazioni di categoria non si sono dette pregiudizialmente contrarie al piano. Avrebbero posto però due condizioni: la simultaneità tra eventuali soppressioni di piazzole di sosta e le relative compensazioni (“parcheggi a saldo zero”, li ha definiti qualcuno); e la presenza di progetti di riqualificazione che non trasformino il no alle auto nella desertificazione del centro. Il modello dovrebbe essere insomma corso Roma: parcheggi perduti, ma ritrovati sui viali Garagnani e Nicolò Biondo; riqualificazione ambientale e magari rivedere il concetto di Ztl trasformandolo in Ztr, zona cioè a traffico non proprio limitato, ma regolato, con accessi per certe categorie e per fasce orarie. Il punto sta proprio qui: esistono progetti siffatti, dopo quello di corso Roma? Al di là della qualificazione delle polarità del centro, come Torrione, Castello, Sinagoga, sarà la via Sbrilanci la prossima via a cambiare faccia in una visione della Ztl che vorrebbe essere una cosa diversa dalla semplice apposizione di segnaletica. (foto Gazzetta di Carpi, riferite all'esperimento dell'estate 2020)