Dopo l'avvia promesso in quella del 2019, ora si profila la gara a luglio

Un'estate tira l'altra per i lavori su San Nicolò

“Il cantiere di San Nicolò? Prevediamo di aprirlo questa estate”, Bella dichiarazione ad effetto; peccato che chi l’ha pronunciata (fonte anonima “in Municipio”, come riportato dalla stampa locale) sia stato smentito dai fatti. Si, perché “l’estate” in parola era quella del 2019, non quella che stiamo affrontando in questi giorni. Il tempio monumentale di San Nicolò (con l’annesso suo ex convento francescano) è infatti uno dei “tormentoni” delle estati carpigiane; si dice che si parte con i lavori e invece non succede nulla, o quasi. Sono trascorsi otto anni dal terremoto che ha messo in ginocchio l’insigne monumento cittadino che, per chi non lo sapesse, non è di proprietà della Chiesa di Carpi bensì del Comune, essendo stato espropriato ai frati francescani all’indomani dell’Unità d’Italia dopo che già Napoleone qualche decennio prima ci aveva messo del suo. La chiesa quattrocentesca di San Nicolò, portata nelle forme attuali nel Cinquecento da Alberto III Pio, è dunque patrimonio della città e, se si deve dire la verità, un bel pezzo di patrimonio artistico, culturale e non solo religioso.

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