Uno 'Scudo Blu' per proteggere il Teatro Sociale di Novi
Ci sarà uno "Scudo Blu" a proteggere il Teatro Sociale di Novi in corso di restauro dopo anni d'abbandono. Lo "Scudo Blu" segnalerà il teatro novese come bene di interesse artistico e culturale e, nelle intenzioni, lo dovrebbe proteggere da possibili danni in caso di ipotetico (e speriamo impossibile) conflitto bellico. La Giunta Municipale di Novi, guidata dal Sindaco Enrico Diacci, ha accolto la proposta avanzata dal Comitato di Carpi della Croce Rossa Italiana ed ha indicato il Teatro Sociale di Novi quale bene artistico e culturale da proteggere nell'ambito della campagna “Il futuro ha una lunga storia, proteggiamola” proposto dal presidente della Cri di Carpi, Fabrizio Fantini, nello scorso mese di aprile.
La campagna promossa dalla Cri è stata creata al fine di aumentare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sul tema della protezione del patrimonio culturali dagli effetti dei conflitti armati. Tra gli obiettivi centrali della campagna, che beneficia del patrocinio del Ministero della cultura, rientra infatti quello di mappare tutti i beni eleggibili di protezione sul territorio nazionale, e sostenere le autorità italiane nell’apposizione dello ‘Scudo blu’, in applicazione della Convenzione dell’Aia del 1954 e dei relativi Protocolli aggiuntivi. Nella sua lettera di proposta, la Cri di Carpi aveva indicato anche altri luoghi culturali interessanti per il territorio di Novi: la torre civica, il monumento ai caduti di piazza Leonardo da Vinci, l'insediamento medievale di Santo Stefano e la cappella Pio di Sant'Antonio in Mercadello.
Davanti al Teatro Sociale di Novi verrà dunque affisso uno scudo composto da tringoli alternati bianchi e blu che segnalerà l'adesione del Comune di Novi a questa iniziativa della Croce Rossa Italiana.
(Nelle foto: il frontone del Teatro Sociale di Novi e un esempio di "Scudo Blu")