Non viene posto in discussione la differenziata ma il metodo con cui viene introdotta. E parchi e aree verdi sono giudicati sporchi

Indagine Federconsumatori sui rifiuti urbani: carpigiani critici sull'attuale modello e su quello futuro

Sulla raccolta dei rifiuti urbani i Carpigiani si sono rivelati più critici e scontenti dei Modenesi: lo rivela l'indagine condotta da Federconsumatori Modena sul tasso di gradimento del servizio integrato dei rifiuti urbani da parte dell'utenza domestica. Mentre la parte dell'indagine condotta a Modena aveva fatto registrare la sufficienza complessiva (voto 6,2 su 10), la parte carpigiana dell'indagine ha invece portato un risultato sotto la sufficienza: 5,9. “Abbiamo ricevuto ed analizzato 881 risposte al nostro questionario - ha dichiarato Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori, nel presentare i risultati dell'indagine condotta a Carpi - e, se anche complessivamente in tantissimi si sono dichiarati soddisfatti del servizio della Nettezza Urbana (il 68 per cento degli intervistati ha espresso un parere positivo sulla pulizia della città) sono stati anche tanti coloro che su diversi aspetti hanno espresso il voto negativo più basso". La media è quella riportata: insufficiente, di poco, ma insufficiente.

 

"Crediamo di aver realizzato una fotografia fedele delle opinioni dei Carpigiani. Non viene posta in discussione la necessità della differenziata - spiega tuttavia Govoni - ed anzi i numeri che si registrano a Carpi sono tutti d'eccellenza: la differenziata all'85 per cento (Modena solo il 61%), la produzione di indifferenziato da conferire in discarica pari a soli 67,8 chili procapite all'anno (modena addirittura 264,9 chili per residente), ma si contesta il modo con cui si gestisce il cambiamento verso una raccolta porta a porta integrale, con preoccupazione per dove stoccare plastica, vetro e lattine, ci si lamenta soprattutto della scarsa pulizia delle aree verdi e dei parchi, degli abbandoni selvaggi che non vengono sanzionati adeguatamente, del fatto che chi è corretto nel selezionare i rifiuti, alla fine paga la stessa tariffa di chi corretto non è". Chi sono gli scontenti: "Soprattutto persone che lavorano e che trovano difficile sottrarre tempo alle incombenze della gestione dei rifiuti domestici".

L'indagine, presentata da Massimiliano Vigarani, è stata condotta anche frazione per frazione e risulta che Gargallo, Migliarina e Budrione esprimono voti più bassi di Fossoli e Cortile. "Tanti hanno espresso, nelle risposte aperte che il nostro questionario presentava, suggerimenti, proposte e richieste che evidentemente non sono state prese in considerazione nei canali ufficiali aperti da Comune e Aimag su questo servizio. I dati li abbiamo presentati ieri sia ad Aimag che al Comune di Carpi: secondo noi c'è la necessità di verificare puntualmente già da subito i motivi di scontento. Il sistema adottato e quello che sta per essere introdotto anche nel centro storico di Carpi non deve essere sentito come rigido e immodificabile dalla cittadinanza". Sono pochi i Comuni con più di 50 mila abitanti che hanno già adottato il sistema carpigiano: Cesena, Salerno e Messina. Mentre altri, come Parma e Mantova, hanno adottato un metodo integrale sì, ma flessibile e Bologna addirittura ha fatto marcia indietro. "Il successo di questo tipo di raccolta - conclude Govoni - ha bisogno di una larga partecipazione e condivisione da parte dei cittadini, magari coinvolgendo anche le associazioni del territorio e i gruppi di residenti organizzati nel controllo di vicinato". 

(Nelle foto: la presentazione dell'indagine con, da sinistra, Govoni Wainer Rustichelli referente carpigiano di Federconsumatori e Massimiliano Vigarani. I precedenti contenitori stradali di plastica e vetro e l'attuale dotazione condominiale)