Conclusi i lavori sugli argini a Campogalliano ma per l'ampliamento delle casse occorrerà attendere il 2023

La vicepresidente della Regione, Irene Priolo, in ricognizione su Secchia e Panaro

Ricognizione sui cantieri, conclusi o ancora da concludere, lungo gli assi fluviali di Secchia e Panaro per la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, al fine di verificare lo stato dell'arte degli investimenti che l'ente regionale ha messo in campo per la difesa del territorio dalla minaccia delle ripetute inondazioni degli scorsi anni.  

“Sfiora i 170 milioni di euro il totale degli investimenti realizzati o programmati dal 2014 tra Secchia, Panaro e Naviglio - ha rlevato Irene Priolo - .L’appuntamento di oggi- ha proseguito- rappresenta un momento importante per vedere da vicino i cantieri completati e quelli avviati, nell’ambito di una vasta azione condivisa in corso con Aipo, Consorzio di Bonifica e amministrazioni locali che sta rispettando tempi e obiettivi definiti”.

 

Per quanto riguarda più da vicino il territorio dell'Unione Terre d'Argine (in particolare Campogalliano) la Regione sottolinea che le opere sugli argini di Secchia (e parzialmente la Cassa) sono state finanziate per 31,82 milioni. Il primo lotto (13 milioni di euro) comprende il tratto di argine a monte, dal comune di Campogalliano all’attraversamento TAV in comune di Modena, che ha visto la realizzazione di opere di rialzo e ringrosso già concluse per 6 milioni 700 mila euro. Il tratto di valle, fino al confine con la Provincia di Mantova, è stato interessato da lavori per 18,82 milioni che si sono completati nel corso del 2022. In merito alla Cassa di espansione - in particolare -, dopo il via libera alla valutazione di impatto ambientale ottenuto a febbraio 2022, è in fase di redazione il progetto esecutivo di adeguamento di argini e opere di regolazione a piene con tempo di ritorno di 50 anni. "Sarà pronto entro l’anno - assicurano i tecnici - e prevederà tre stralci funzionali, dal valore di circa 50 milioni, per ampliare il volume di laminazione a 23 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto ai 16 milioni attuali".

(Nella foto: l'allagamento delle campagne di Campogalliano durante una recente esondazione del Secchia)