Sabato 8, con gli esperti, alla scoperta dei segreti della nidificazione di questi volatili

Una visita molto speciale ai rondoni del castello di Soliera

Una visita guidata molto particolare quella che sabato prossimo, 8 giugno, è stata organizzata a Soliera: si andrà a visitare i rondoni del Castello Campori con gli esperti Antonio Gelati e Mauro Ferri, Gelati, del Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano sul Panaro e Ferri, dell’associazione Monumenti Vivi illustreranno tutti i segreti di questi abitanti del castello. Il ritrovo è nell'area verde a lato del ponte della Torre dell'Orologio alle 11 del mattino: da lì ci si sposterà verso l'ala est del Castello. La visita guidata offrirà l’occasione per verificare i risultati dei lavori eseguiti dai servizi comunali lo scorso febbraio per risistemare ben 45 buche pontaie nelle mura del castello, in modo da accogliere selettivamente i rondoni.

"Si andrà - spiegano gli organizzatori della visita guidata - alla scoperta del fenomeno dei caroselli e delle “grida de rondoni sfioratori” attorno alla colonia di rondoni nelle buche delle mura del Castello, per capire come è possibile escludere i colombi invasivi e accogliere però piccole specie protette insettivore, come rondoni, pipistrelli e gechi (per fare alcuni esempi) e per osservare l’antica rondonara che ancora cinge la Torre dell’Orologio, forse l’ultima rimasta nella pianura modenese a nord del capoluogo".

La specie che nidifica nel castello di Soliera è il Rondone comune (Apus apus), noto per essere il più aereo tra gli uccelli dato vola di continuo, giorno e notte, e si posa solo per deporre le uova ed allevare i suoi piccoli, mentre per il resto dell'anno vive a sud del Sahara, in una peregrinazione aerea continua attraverso i cieli del centro sud del continente, sempre sulle ali, senza mai posarsi, cacciando, bevendo e dormendo in volo, e alle nostre latitudini anche accoppiandosi volando. Questa specie giunge in Italia i primi di aprile e torna in Africa ai primi di luglio, dopo circa 100 giorni, e infatti qualche giorno dopo l’evento i rondoni sembreranno tutti scomparsi all’improvviso. Sono uccelli dalle lunghe ali a falce, del peso di circa 45 grammi e non solo sono strettamente insettivori ma anche specializzati nel nutrirsi di aeroplancton e cioè degli insetti dispersi anche a grandi altezze. Si riproducono a partire dal 4° anno, per vivere anche 20 anni (se hanno fortuna). Dopo l’involo i giovani migrano subito in Africa e tornano per 3 anni a cercare le colonie in cui sono nati e ciò significa che fino al 4° anno questi animali non si posano mai e raggiungono per 3 anni di seguito le zone di nascita, ma sempre 1-2 mesi dopo l'arrivo degli adulti, e con due scopi: scoprire e memorizzare cavità in cui nidificare quando saranno adulti, ma devono anche incitare i nuovi nati ad involarsi e a unirsi a loro per essere guidati nel loro primo viaggio oltre i Sahara, mentre i genitori li avranno già lasciati per migrare assieme agli altri adulti.