Su Aimag i Sindaci del Comuni associati hanno fatto quello che da più di un anno a questa parte riesce loro meglio: rinviare. Avrebbero dovuto riunirsi il tardo pomeriggio di lunedì 12, in Municipio a Carpi, senza un ordine del giorno preciso tanto era evidente il motivo tutto politico della convocazione: discutere del futuro della società, alla luce delle indiscrezioni circa la volontà della Fondazione Cassa Carpi – quella di Mirandola no, non la seguirà – di effettuare il concambio del suo 7,5 per cento di azioni Aimag con il corrispettivo di azioni Hera.
Nulla di fatto: si è scelto di rinviare, pare a causa della nuova manifestazione di interesse pervenuta da Estra che avrebbe un po’ scompaginato le carte, mostrando che un’alternativa è possibile. Qualcuno ha invocato anche la difficoltà di alcuni Sindaci della Bassa di spostarsi a causa della nebbia, anche se disperse nella nebbia parrebbero essere soprattutto le idee dei pubblici amministratori sul da farsi.
Neppure all’ordine del giorno del prossimo Consiglio di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, convocato per il 19 dicembre, è stato inserito il tema del concambio azionario. Difficile capire perché. Forse per il clamore sollevato dalle indiscrezioni apparse sui giornali? Forse la pubblicità sui contorni che potrebbe assumere l’operazione ha creato più attenzione del dovuto, favorendo la formazione di schieramenti fra i Consiglieri, prima piuttosto vaghi? Ma come si concilierebbe un eventuale rinvio con la fretta del presidente Giuseppe Schena, dichiarata proprio a questo giornale, di arrivare a una decisione prima di Natale? Vedremo.