A Rosario Cardillo l'incarico di mettere in piedi il soggetto promotore del commercio in centro storico

Croce e delizia dell'assessore Stefania Gasparini che aveva già annunciato un gruppo di lavoro intersettoriale tutto interno all'Amministrazione, che coinvolge anche i colleghi Marco Truzzi e Riccardo Righi nella stesura di un Regolamento unico, il centro storico è ora materia di un ulteriore progetto di rilancio voluto dalla Vicesindaco e che lo individua tutt'uno con il commercio. Questa volta è stato affidato a un esterno l'incarico di approdare al soggetto unico del quale si parla da tempo come motore di tutte le iniziative promozionali. Si tratta di Rosario Cardillo, 67 anni, titolare dell'agenzia Marketing City, residente a Carpi, ma molto attivo in Veneto dove è stato consulente per la promozione dell'e-commerce nella rete al dettaglio di diversi comuni della Marca trevigiana, come Silea, Preganziol, Montebelluna, Conegliano, Motta di Livenza, nonché della piattaforma di local market TrevisoNow promossa da Confcommercio e dall'Amministrazione comunale.

A Carpi Cardillo è conosciuto per essere stato a lungo coordinatore del consorzio ConCarpi. Le cronache si sono occupate di lui in particolare per l'organizzazione delle kermesse natalizie al tempo ella seconda Giunta Campedelli. E giusto un anno fa affidò a un'intervista le proprie idee in materia di rilancio del commercio dopo la pandemia: sviluppo digitale; piattaforme digitali territoriali comuni; integrazione di e-commerce e commercio tradizionale; consegne a domicilio; scommessa su valori come salubrità, sostenibilità, riciclo dei beni; stop alle trasformazioni d'uso dei negozi in garage; convivenza di diverse merceologie nello stesso esercizio; basta lamentele sulla carenza parcheggi che non è certo la causa della desertificazione dei centri...

Ora le sue idee avranno modo di manifestarsi in quello che un documento da lui prodotto definisce "Programma locale di valorizzazione commerciale e sviluppo delle forme aggregative”. Le tre pagine di cui si compone, che hanno preso a circolare negli uffici, parlano di uno sviluppo che si prenderà tutto il 2022 e che si articola in cinque fasi fra presentazione, focus group con gli operatori, sedute di progettazione partecipata, passaggi istituzionali e ricerca di un operatore laureato che dovrà far decollare il “soggetto associativo”. L'assenza a Carpi, sostiene il documento, di un siffatto soggetto ben organizzato (per la verità, c'è stata abbondanza in materia, da Carpi Centro a ConCarpi per finire a CarpiC'è, magari meno organizzati) “...è da considerarsi penalizzante – vi si legge – rispetto ad analoghe realtà locali già strutturate”. Da qui l'esigenza di arrivare a una cabina di regia sulle attività promozionali attraverso la concertazione locale e l'ascolto delle categorie e delle associazioni. Come si legano questi propositi con la stesura del futuro Regolamento sul centro, che ha impronta più urbanistica, richiama altre comptenze e che potrà condizionare anche gli aspetti promozionali? Saprà, la Giunta Bellelli, operare una sintesi tra i due approcci? Staremo a vedere.