A Rovereto una messa in ricordo di don Ivan Martini nel dodicesimo anniversario del sisma che gli costò la vita

Ricorre in questi giorni il dodicesimo anniversario del sisma che il 20 e il 29 maggio 2012 colpì Carpi e la Bassa. Eventi drammatici a cui ha fatto riferimento il vescovo Erio Castellucci, domenica 26 maggio, nell’omelia in occasione della riapertura del Duomo di Finale Emilia ricostruito a seguito del terremoto. Il crollo delle chiese, infatti, ha rappresentato “per molti una ferita profonda, una ferita che richiedeva di essere rimarginata - ha affermato monsignor Castellucci -. Un terremoto, oltre al senso di instabilità, di precarietà e a volte anche di terrore che provoca, svela la fragilità del nostro cuore che quindi richiede di essere rafforzato, riparato. Ma chi può farlo? Certamente gli esseri umani possono riparare il tempio di pietre, ma il tempio del cuore solo il Signore lo può riparare”.

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Mercoledì 29 maggio, alle 18,30, presso la parrocchia di Rovereto sul Secchia, sarà celebrata la Santa Messa in suffragio di don Ivan Martini, nel dodicesimo anniversario della morte. Esattamente il 29 maggio di dodici anni fa, di prima mattina, il parroco con i vigili del fuoco si trovava all’interno della chiesa parrocchiale di Rovereto, già danneggiata dalla scossa del 20 maggio, per cercare di recuperare gli arredi sacri. L’ulteriore crollo provocato dalla scossa sopraggiunta alle ore 9.03 lo colpì a morte.