Aimag: il Patto spaccato e la tentazione maggioritaria di Carpi con l'area sud

Ad agitarsi, su Aimag, sembra siano rimasti solo i Cinque Stelle. Prima un comunicato, poi una conferenza stampa, ruotanti entrambi intorno al quesito: ma da qualche parte si sta discutendo del rinnovo del Patto di Sindacato in scadenza il 31 marzo? Vi rendete conto che si tratta dell'accordo che unisce i Comuni, che insieme costituiscono la maggioranza nell'assemblea dei soci Aimag? E che dalla compattezza dei sindaci e dalla loro volontà di resistere alle tentazioni di cedere quote di realizzo dipendono l'indirizzo pubblico dell'azienda, la sua vocazione a servire il territorio non solo in funzione dei dividendi da redistribuire, ma anche degli investimenti nell'innovazione e nello sviluppo a fini di risparmio energetico, tutela ambientale e apporto all'economia circolare? Il percorso del Patto di Sindacato degli ultimi tre anni, prendendo come punto di partenza il maggio 2020 con le dimissioni da presidente di Alberto Bellelli, sostituito dal collega di Poggio Rusco, Fabio Zacchi, è stato davvero assai accidentato. E ha fatto emergere, fin da quel rivolgimento, la linea di frattura tra l'Unione dei Comuni dell'Area Nord (Ucman) e quelli raccolti nelle Terre d'Argine e nelle Terre del Sorbara, per via della poca convinzione di questi ultimi alla partecipazione alla gara per Unieco Ambiente. segue

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