Anche Lega e Carpi futura per il riscatto anticipato dell'immobile della Polisportiva

Quello che le minoranze nel 2012 consideravano uno scandalo – l'idea della maggioranza di centrosinistra di stanziare 1,2 milioni di euro (scesi a 340 mila euro nel 2015) per ricattare l'immobile della Polisportiva Dorando Pietri sanandone così la situazione debitoria – oggi viene invece caldeggiato. Ma siamo di fronte ad altre cifre, appena 60 mila euro la cifra richiesta attualmente per la cessione; e ad altre minoranze, ovvero non più l'opposizione di centro destra dell'epoca, bensì l'insolito fronte Lega/Carpi Futura. Così si desume dal servizio dedicato dalla Gazzetta di oggi a una mozione presentata congiuntamente dai civici e dal Carroccio che, in presenza di una cifra particolarmente conveniente e visto che anni fa la maggioranza era disposta a spendere molto di più, spingono la Giunta verso l'acquisto.

E' una scelta che ricalca il parere espresso dall'ex revisore dei conti del Comune di Carpi, Giorgio Bigarelli, che qualche giorno fa aveva definito sui giornali un'assurdità un eventuale, mancato riscatto da parte del Comune: lo stesso Bigarelli che proprio nel 2012 aveva minacciato il ricorso alla Corte dei Conti se la Giunta Campedelli avesse deciso di procedere con lo stanziamento di 1,2 milioni. Non si può tuttavia fare a meno di considerare che dieci anni fa come oggi vale la convenzione che assegna al suo scadere al Comune, proprietario dell'area assegnata in diritto di superficie, la proprietà anche di tutti gli immobili che vi sono stati realizzati sopra. La scadenza è fissata al 2031 e qualunque cifra il Comune spenda per il riscatto, apparirebbero risorse pubbliche buttate, dato che solo nove anni separano dallo spirare della convenzione. Il principio, insomma, non può essere cambiato per semplice convenienza economica. A meno che, essendo il Comune creditore di 46 mila euro di Imu non versata, non si effettui una compensazione: ma sono equilibrismi finanziari che difficilmente si conciliano con la pubblica amministrazione. Stupisce, poi, che proprio la Lega si sia allineata alla mozione, quando solo alcuni giorni fa un suo esponente aveva dichiarato che non c'era alcun obbligo, per il Comune, di dare corso all'acquisto.