Ancora la sicurezza la centro delle cronache. La presa di posizione del Siulp. Il Museo del Tatuaggio

Domina ancora il dibattito sulla sicurezza, trasferitosi sui quotidiani, dopo la seduta di giovedì dedicata all'argomento dal Consiglio. Il Carlino ci torna su per il terzo giorno consecutivo, dando la parola – dopo le minoranze di destra e di centro – all'associazione dei commercianti Carpi c'è che rimarca come il problema sia reale e puntando il dito accusatore contro la tendenza dell'Amministrazione a minimizzare. I commercianti chiedono più controlli, più presidi, mentre le regole nessuno le fa rispettare con sanzioni. L'associazione decreta anche il fallimento del controllo di vicinato. Dal canto suo la Gazzetta dedica due aperture al tema. Nella prima si riassume il senso del dibattito consiliare nella contrapposizione di due punti di vista che si sono dimostrati ancora una volta inconciliabili: quello delle forze politiche di centro e, soprattutto, di destra che ritengono la sicurezza un problema sottovalutato dal centrosinistra; e quello della maggioranza del governo locale che lo considera un argomento ingigantito dall'opposizione a scopi puramente strumentali. Il giornale pare propendere per la tesi di una realtà divenuta grande e complessa affrontata però con risorse insufficienti di uomini e mezzi anche se, annota il servizio, a una situazione di “rischio zero” non si arriverà mai.

 

E così nella seconda apertura il giornale dà spazio all'ultima comunicazione del Siulp, il sindacato di polizia, che è tornato a sottolineare l'insufficienza degli organici del Commissariato di Ps, soprattutto per far fronte ai nuovi e sempre più pesanti carichi di lavoro amministrativo ma anche all'aumentata aggressività dei soggetti criminali che, secondo la comunicazione diramata ieri dal Siulp, non bastano i dati statistici a smentire. Il che viene interpretato dal quotidiano come una risposta indiretta ai numeri portati l'altra sera dall'assessore Mariella Lugli all'attenzione del Consiglio.

 

In terza apertura la Gazzetta dà spazio al Museo del Tatuaggio sul quale sta investendo Alessandro Bonacorsi (in arte Alle Tattoo) in quel di Limidi: un complesso, promette, unico al mondo per la sua originalità, articolato in tre edifici con il museo vero e proprio dedicato al lavoro di Bonacorsi e dei colleghi di tutto il mondo, strutture ricettive, ristorante, laboratori per i bambini e un grande campo all'intorno. Il tutto dovrebbe vedere la luce ad aprile, nonostante le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime destinate alle costruzioni.