Arriva in Consiglio la variante per l'ospedale che permetterà gli espropri

Arriva al Consiglio comunale del prossimo giovedì 9 dicembre la variante al piano regolatore che permetterà di vincolare ai fini dell'esproprio i terreni destinati al futuro ospedale senza variare il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), come richiesto dall'Accordo territoriale raggiunto nel giugno di quest'anno da Comune, Regione, Provincia e Ausl. Come è noto ormai da tempo, all'interno del vasto quadrante di Nord Ovest segnalato dal Comune, la scelta dell'Ausl, è caduta alla fine sulla cosiddetta Soluzione B, vale a dire su 142 mila metri quadrati di superficie territoriale – 135 mila adibiti ad attività sanitarie e poco meno di 7 mila per viabilità e parcheggi – situati tra la via Guastalla e la via Quattro Pilastri. L'edificazione vera e propria, tra ospedale e poliambulatorio, coprirà 44 mila 800 metri quadrati metri quadrati della superficie territoriale a cui vanno aggiunti i 12 mila del poliambulatorio: sommati, danno una superficie analoga a quella dell'attuale Ramazzini, al quale il futuro ospedale si avvicina anche per il numero dei posti letto previsti (260, il 30 per cento a stanze singole, contro gli attuali 280). La differenza sostanziale rispetto all'attuale distribuzione degli spazi del Ramazzini risiede nell'ampliamento del blocco operatorio ed endoscopico e nei locali che verranno adibiti ad aule per la formazione, aula magna per congressi e ambienti comuni.

La scelta della localizzazione, viene spiegato nella relazione che accompagna la variante, è avvenuta dopo aver valutato una quarantina di criteri – dall'assetto geomorfologico all'equilibrio idraulico, dai collegamenti al rumore – che l'hanno fatta preferire, garantendo anche l'osservanza delle raccomandazioni contenute nell'Accordo di programma: l'integrazione con la città e il territorio circostante, la vicinanza agli snodi della grande viabilità, l'efficienza della struttura, la qualità della cura, la flessibilità in funzione dell'apertura a tutti i processi innovativi riguardanti il settore sanitario. Sarà un complesso di non più di quattro piani fuori terra dove lavoreranno circa 1.600 persone e che disporrà di un parcheggio con 239 posti auto di pertinenza e 784 pubblici. Due saranno gli ingressi principali: uno dalla rotatoria della futura bretella per Fossoli a disposizione di utenti, dipendenti, traporto pubblico ed emergenza e uno da via Guastalla per utenti e trasporto pubblico. Dalla tangenziale Losi si potrà arrivare al complesso ospedaliero lungo una pista ciclabile e una ulteriore possibilità di accesso dalla tangenziale sarà riservata ai dipendenti. Nella sua prima parte, la relazione della variante contiene anche l'elenco delle ragioni – spazi insufficienti, difficoltà nei collegamenti interni, rigidità della struttura, impiantistica obsoleta, carico urbanistico sui quartieri limitrofi – che fanno preferire un ospedale di sostituzione a un recupero del vecchio Ramazzini.