Carpi sui giornali. Il dehors devastato. Cappuccina: dopo le farfalle, le api. In crescita il 2022 di Cmb

Accadono cose, nella notte di Carpi, che normalmente, quando si vede la gente passeggiare tranquilla in centro in orario diurno o nel tardo pomeriggio, parrebbero inimmaginabili. Come questo disastro, raccontato oggi da Carlino e Gazzetta e documentato da una foto dei proprietari del locale. Lo ha provocato nella notte tra venerdì e sabato a quanto pare non un tentativo di furto, ma più probabilmente un automobilista che ha investito in pieno il dehors della Ristosalumeria di via Duomo. I titolari si sono subito rimboccati le maniche per essere in condizione di servire di nuovo pranzi e cene: ma il danno è elevato e non si capisce, essendo fuggito, chi possa essere lo scriteriato, forse ubriaco o fatto, che guida in centro senza controllo.

La liberazione delle farfalle avvenuta ieri mattina al Parco della Cappuccina si prende l'apertura del Carlino e della seconda pagina carpigiana della Gazzetta che nei rispettivi servizi raccontano dell'insolito evento che ha attratto una folla di bambini e genitori. Protagoniste sono state proprio loro, le mille farfalle che, trasportate sul posto in scatole, hanno poi spiccato il volo dopo il saluto dell'assessore Riccardo Righi che ha ricordato il valore della biodiversità affidata anche agli insetti impollinatori, mentre Mario Poltronieri, di Legambiente, ha preannunciato la futura installazione di arnie didattiche, collocate ad altezza di sicurezza affinché le api, altri agenti impollinatori e indicatori dell'equilibrio ecologico, possano sciamare verso l'alto.

 

L'apertura principale la Gazzetta la dedica alla presentazione, avvenuta ieri davanti all'assemblea dei soci chiamata ad approvarlo, del bilancio consuntivo 2022 di Cmb che ha portato a 700 milioni il giro d'affari del Gruppo, conseguendo un utile netto consolidato di quattro milioni mentre il portafoglio ordini è stato rafforzato da ulteriori 650 milioni di commesse fra le quali spiccano la tranvia Linea Rossa di Bologna e l'edificio da demolire e ricostruire nel quartier generale della Nazioni Unite a Ginevra. Buono anche l'incremento dell'occupazione con l'inserimento sia di neolaureati che di tecnici esperti, in quella che si può oggi considerare fra le poche imprese cooperative di costruzioni sopravvissute in Emilia-Romagna e la quarta – dato 2021 – fra le imprese general contractor del settore a livello nazionale.