Era stato buon profeta, l'ex Vescovo di Carpi, Francesco Cavina: di tutta la sua omelia che l'arcivescovo Castellucci gli ha concesso di pronunciare il giorno di Ferragosto per il rito dell'Assunta, i giornali danno soprattutto risalto al passaggio – non incluso nel testo originario – in cui il prelato ha evocato le recenti cronache: “Dopo quello che abbiamo vissuto oggi, dopo quello che abbiamo visto oggi (una folla straripante che gli si è raccolta intorno, ndr) pensate che potessi mettere in discussione la salvezza della mia anima, della mia reputazione per 11 mila euro?”. E subito dopo: “E adesso i giornali scrivano quel che vogliono: non mi interessa più”. Il classico sassolino che il prelato ha inteso togliersi dalle scarpe campeggia così nelle aperture odierne del Carlino, che lo richiama in sintesi (“Non venderei mai l'anima”) anche in prima pagina del fascicolo provinciale e addirittura nel titolo della Gazzetta.