La Polizia di Carpi e la Squadra Mobile hanno eseguito gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura presso la Corte d'appello

Cinque in carcere per l'operazione 'Gaggio' di due anni fa: la gang rubava trattori agricoli

Sono finiti in carcere, per espiare pene residue che vanno dagli undici mesi fino a sei anni di reclusione, cinque componenti della banda che la Polizia di Stato di Carpi aveva sgominato nel maggio del 2021, accusata di una lunga serie di furti di trattori agricoli nelle campagne della Bassa che venivano poi inviati in Campania e, con documenti falsi, trasferiti all'etero. I cinque - dopo l'esito sfavorevole nei loro confronti del processo d'appello celebrato a Bologna - sono stati rintracciati nelle prime ore della mattinata di ieri da personale del Commissariato di Polizia di Carpi, con l’ausilio della Squadra Mobile, e al termine delle formalità di rito, tradotti presso la locale Casa Circondariale su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d'appello di Bologna..

I fatti per i quali i cinque - assieme ad altre persone - sono stati inquisiti risalgono al 2019 e hanno prodotto l'operazione di Polizia denminata "Gaggio". Si trattava di un vero e proprio sodalizio criminale campano (a cui partecipavano anche le mogli degli indagati) con tanto di basi logistiche in provincia di Modena e Reggio: venivano individuati trattori e macchine agricole presso aziende della Bassa tra Modena, Mantova e Reggio e, durante la notte, venivano rubate e occultate in capannoni fuori mano. La refurtiva veniva poi inviata in Campania dove, con documentazione falsificata, si provvedeva a venderla all'estero. 

 

 

L’attività di indagine condotta dalla Polizia di Carpi aveva permesso di attribuire agli indagati diciotto episodi delittuosi in danno di altrettante aziende agricole. Diciotto mezzi rubati, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, erano stati poi recuperati e riconsegnati ai legittimi proprietari. Al sodalizio criminale erano stati attribuiti anche altri tredici furti di attrezzature agricole, materiale edile ed effetti personali. In esito all’attività di indagine, oltre ai sei arresti in esecuzione delle misure cautelari, a suo tempo erano state denunciate in stato di libertà per reati di furto aggravato, ricettazione e favoreggiamento altre quindici persone, coinvolte a vario titolo nell’attività criminale.