Bel colpo messo a segno dall'Amministrazione grazie alla pronta disponibilità di un progetto

Dal Ministero, con il Pnrr, 14,8 milioni per recuperare la Corte di Fossoli a uso sociale

Carpi provincia di Fossoli. Dopo i quasi cinque milioni stanziati per il centro visitatori e il recupero del campo di concentramento, ora altri 14,8 milioni arrivano per il recupero e la rifunzionalizzazione della ex Corte che, aggiunti ai tre della Regione e del Comune per la messa in sicurezza del complesso di via Mare Nero, daranno luogo a un intervento da 17,8 milioni di euro. E' un colpo notevole, quello messo a segno dagli uffici finanziari, dell'Urbanistica e dei Lavori pubblici del Comune, pronti a cogliere al volo l'opportunità e i soldi del Programma nazionale della Qualità dell'abitare (il cosiddetto PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile che disponeva all'inizio di 400 milioni, aumentati di altri 2,8 miliardi dal Fondo complementare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, il Pnrr. Non arrivano a dieci le città non capoluogo di provincia che, come Carpi, sono riuscite a farsi largo, entrando alla 130esima posizione fra i 270 progetti ammessi a finanziamento.

Merito del fatto, sottolineano il sindaco Alberto Bellelli e l'assessore all'Urbanistica, Riccardo Righi, che gli uffici dei Lavori pubblici e dell'Urbanistica avevano da tempo predisposto per la Corte di Fossoli un progetto di fattibilità tecnica ed economica sul quale era già stato indirizzato il primo stanziamento di tre milioni complessivi tra Regione e Comune che non sarebbe tuttavia stato sufficiente a portare fino in fondo il recupero di un'area di 18 mila metri quadrati, di cui 6 mila coperti da sette edifici più due torri. E merito anche dell'idea che ha sorretto quel progetto, afferma Righi: una rigenerazione urbana che non consuma un metro di suolo e che dischiude a una gestione sociale dei 22 alloggi che vi verranno ricavati, insieme a 1.400 metri quadrati da destinare a diurno e centro servizi. E' l'altro decisivo aspetto che, come sottolinea l'assessore ai Servizi sociali, Tamara Calzolari, ha fatto salire le azioni del progetto all'esame della commissione ministeriale: la prefigurazione di un abitare aggiornato ai tempi, dove le fragilità, la popolazione anziana, i portatori di disabilità possano fruire di servizi collettivi di assistenza e vicinanza, traendo anche beneficio dalla prossimità con coppie giovani alle quali verrà destinata parte delle unità immobiliari di proprietà pubblica. Ed è stato premiante, precisa sempre Calzolari, anche presentare la candidatura, come richiesto dal bando, in partnership con un soggetto privato, la Cooperativa Gulliver che già gestisce il centro L'Abbraccio e già si era fatta avanti manifestando il proprio interesse all'operazione prefigurata con il progetto di fattibilità tecnico-economica. Sull'eventuale trasferimento dell'Abbraccio nella Corte di Fossoli restaurata, tuttavia né Calzolari né la responsabile della Gulliver, Marta Puviani, hanno voluto sbilanciarsi più di tanto, memori delle preoccupazioni espresse dai famigliari degli ospiti della struttura fan dal primo momento in cui questa ipotesi fu ventilata.

La Corte rifunzionalizzata, viene precisato, oltre e essere recuperata per la residenza e i servizi, riutilizzerà le due torri per ricavarci un osservatorio sul paesaggio e ospiterà una biblioteca nella villa padronale centrale e sarà imperniata sul recupero di una piazza centrale: il che esprime la volontà di realizzare nella Corte un progetto che la integri con la vita della frazione e della stessa Carpi e con un'utenza che va dai semplici cittadini alle scuole all'associazionismo. Se per la progettazione definitiva i tempi sono gli otto mesi fissati dal bando, per la realizzazione dell'opera i termini sono dieci anni, con procedura a stralci modulata sulle rate ministeriali. Ma non è detto, si lascia intendere, che presentando un "pagherò” ministeriale di 14,8 milioni alle banche, non si riesca ad ottenere congrui anticipi dal sistema creditizio, così da contenere l'intervento in sei anni.