Giovanni Taurasi in campo per il Pd, sicuro che la sfida con Righi approderà alle Primarie di coalizione

Quella che la Segretaria del Pd, Daniela Depietri e l'ordine del giorno dell'ultima assemblea del Pd avevano annunciata come una probabilità, nel caso in cui le consultazioni di coalizione non fossero servite a sciogliere il dualismo uscito dalle consultazioni interne al Pd, per Giovanni Taurasi, che insieme a Riccardo Righi concorre al dualismo in questione, è invece una certezza: le Primarie di coalizione si faranno e lui è in campo. segue

Lo ha detto a chiare lettere questa mattina in conferenza stampa, presentandosi con il proprio profilo personale e politico, di uomo che, avendo sempre lavorato, non ha mai vissuto di politica, ha detto, ma che alla politica assegna un grande valore, alla pari del civismo al quale essa è legata data la comune appartenenza alla dimensione della pòlis, la città. «Sono dunque a disposizione del Pd e del centrosinistra nella sua dimensione più larga – ha affermato – perché credo di aver maturato un'esperienza professionale e politica utile alla mia città che conosco bene e che oggi ha bisogno della massima cura, basata su una proposta che sappia affrontare la complessità del momento che stiamo attraversando, causa di timori, ma anche foriero di opportunità». Sisma, Covid, crisi economica, problemi dell'immigrazione, ha aggiunto, hanno generato inquietudini e paura del futuro, ma è questa l'occasione anche per ridare fiducia, senza ripiegarsi nella nostalgia e stimolare piuttosto le energie vitali che la città ancora possiede. Ha riassunto il proprio programma amministrativo in sei “S”: sicurezza; sanità e salute; sviluppo economico lavoro e centro storico; sostenibilità ambientale, ecologia e cura della città; scuola, saperi, università e formazione; solidarietà, servizi e integrazione. Ha ribadito di candidarsi per il Pd, ma nella consapevolezza che il Pd “...deve mettersi a disposizione, in modo non autoreferenziale, proponendosi come il motore di un'alleanza vasta che coinvolga i partiti e il civismo che non si riconosce nella destra politica e che intercetti le energie positive della città”. Sollecitato a rispondere sulla natura ed estensione della coalizione alla quale fa riferimento, pur spiegando che la domanda va rivolta alla Segreteria del Pd, ha fatto intendere che lui la considera nei confini di quella formatasi alle ultime amministrative, declinando ogni sollecitazione a pronunciarsi sui rapporti eventuali con Italia Viva, Carpi Futura, Cinque Stelle. E richiesto di esprimere un parere sull'attuale amministrazione e se lui intenda porsi in rottura o in continuità con essa, ha ribadito più volte che la città è stata amministrata bene, come prova la sua appartenenza a una provincia classificatasi settima nella graduatoria della qualità della vita. Ma ha anche aggiunto che non si tratta tanto di discutere di continuità o discontinuità con l'operato della Giunta uscente, bensì di aprire un nuovo ciclo, dopo che se ne sta chiudendo un altro.

In precedenza, Taurasi – che del proprio rivale ha detto solo "assessore che stimo” – aveva riassunto anche la propria biografia. Cinquantadue anni, sposato con Susanna, tre figli ormai grandi, una laurea in Storia contemporanea e un dottorato in Storia costituzionale e amministrativa, lavora all'Assessorato alla Cultura della Regione, dopo aver vinto in precedenza un concorso presso l'Amministrazione provinciale di Modena. E' autore di sei libri e di vari articoli sulla storia del Novecento e da tempo ha intrapreso un'attività di divulgazione, soprattutto in materia di storia dell'antifascismo e della Resistenza, attraverso spettacoli teatrali e history telling. In passato è stato anche Direttore della Fondazione Campo Fossoli e dell'Istituto storico di Modena, nonché Consigliere comunale per tre mandati e Presidente del Consiglio comunale dal 2009 al 2014. (ph. Buzzi)