Giovedì 25 aprile alle 10,15 inaugura il Monumento alla Resistenza

Nell'omonimo parco, opera dell'artista bolognese Mauro Milani

Il 25 aprile il Sindaco di Carpi taglierà il nastro per inaugurare il nuovo monumento al parco della Resistenza. Alle 10 del mattino nel cimitero urbano avrà inizio la celebrazione della festa della Liberazione con la deposizione di una corona al Sacrario dei Caduti, poi alle 10,15 ci sarà il taglio del nastro per l’inaugurazione del Monumento alla Resistenza, opera dell'artista bolognese Mauro Milani. Alle 18, nella saletta della Cassa di Risparmio di Carpi in corso Cabassi sarà possibile visionare il percorso creativo del Monumento della Resistenza e vi sarà un dialogo tra le opere di Milani e i quadri di Natasha Fragile.

(segue)

 

Mauro Milani cresce a Porretta Terme, dove l’esperienza degli eccidi dell’alto Reno diventa involontariamente parte del suo dna e trova liberazione in tutti i gesti eroici delle persone che hanno lottato per sfuggire a tali soprusi, come la Battaglia di Cortile, uno dei momenti della resistenza carpigiana. L’artista, infatti, ha accettato con onore il compito di creare un’opera d’arte che rispecchiasse quell’esperienza, che la rappresentasse con semplicità nella sua interezza e nelle sue sfumature più sottili. L’opera di Milani appare semplice alla vista e diversi messaggi ermetici sono racchiusi nella sua struttura, a partire dalle misure: una base di 4 lati, per un’altezza di 1945 cm, dalla quale sommità si eleva uno sciame di 25 farfalle. Misure chiare che richiamano alla data simbolo della liberazione 25/4/1945. La statua in acciaio cor-ten risiede sopra una base cilindrica di calcestruzzo, cemento armato, il materiale sinonimo della società e del progresso in tutte le sue contraddizioni.

(segue)

Come argomenta il critico Giosuè Deriu nel testo descrittivo dell’opera, "nei drammi, quando nel primo atto appare una pistola, o un’arma in generale, prima o poi nelle scene successive, verrà utilizzata, così gli eserciti, nei secoli, comandati dagli Stati, sono stati la parte viva nel dramma delle guerre. Se uno stato è armato, prima o poi userà le sue armi dando vita alla guerra. Dalle ceneri della guerra, nascerà la pace, che dovrà essere solida e geometrica come un parallelepipedo d’acciaio e che si eleverà delicata, come una farfalla".