I commercianti: troppi cantieri in centro sotto Natale. La Goldoni va: fabbrica a pieno regime. Mascherine all'aperto: bene, ma servono i controlli

Le lamentele dei commercianti per il nuovo cantiere installato in corso Cabassi (la foto è di repertorio) apre la pagina carpigiana di oggi del Carlino. Il portavoce di Carpi C'è, che li rappresenta, non mette in discussione il diritto dei privati di provvedere ai restauri, accedendo ai vari bonus che li incentivano, ma soprattutto la scelta del periodo natalizio. C'è il timore, insomma, che le vendite ne risentano, sia sotto il profilo dell'immagine e della funzionalità che per l'occupazione di preziosi posti auto sottratti così alla sosta. Uno di loro, intervistato dal quotidiano, si avventura anche nel calcolo dei posti soppressi, sommando i tre perduti con il cantiere di corso Cabassi agli otto che continuano a essere occupati dai déhors dei locali, permessi dalle deroghe comunali all'imposta per l'occupazione di suolo pubblico, anche se nel periodo invernale sono utilizzati solo per accatastare tavolini e sedie.

 

Sia la Gazzetta che il Carlino riprendono oggi la notizia che, mentre quello di un anno fa per i lavoratori della Goldoni fu un Natale di lotta e presidio allo stabilimento, oggi se ne profila uno carico di commesse e di lavoro a pieno ritmo, tanto che quattro dei dipendenti rimasti esclusi dalle riassunzioni della proprietà belga Keestrack sono rientrati in fabbrica. La ripresa dell'azienda, per la quale il 2021 è stato solo un anno di transizione mentre sarà il 2022 quello del consolidamento e del rilancio definitivo, viene spiegato come effetto di differenziazioni produttive, quali la macchina per triturare vari tipi di asfalto, ma anche di approdi a produzioni di alta tecnologia, come la cabina pressurizzata 4.0 per i trattori e il trattore elettrico che verrà realizzato su brevetto svizzero.

 

Per la prima apertura la Gazzetta sceglie di interpellare alcuni giovani passanti sull'obbligo, stabilito da un'ordinanza del Sindaco, di indossare fino al 31 dicembre la mascherina anche all'aperto in centro storico, davanti alle scuole e in prossimità dell'ospedale. Mentre dai social è partita qualche critica, tutti gli interpellati dalla cronista sembrano concordare sulla misura anche se rimangono un po' perplessi sulla effettiva possibilità di dare seguito ai controlli, senza i quali l'ordinanza rischia di rimanere sulla carta, non potendo contare sempre sul senso di responsabilità dei cittadini. Un'altra apertura del quotidiano è dedicata all'inaugurazione, fissata per il 7 dicembre, dell'Ipercoop del Borgogioioso ampiamente rinnovato negli ambienti e nell'offerta commerciale.