Il Sindaco: ''Alzare la mano per protagonismo fa danno. Allo stesso modo, non presentarsi a certi appuntamenti significa abdicare al proprio dovere''

In un momento di grave emergenza, il sindaco si trova a dover gestire anche i dissapori politici. Sopite da settimane polemiche e alterchi, tra ieri e oggi il verificarsi di due episodi in particolare hanno riportato l’attenzione di Bellelli sul ruolo delle opposizioni locali. Ma andiamo con ordine. Come di consueto la diretta è partita dai numeri: il bollettino carpigiano conta 17 nuovi casi positivi (si arriva così a 244) e 2 decessi (20 in totale). “Domani inizia il lutto cittadino, accompagnato da una messa in suffragio delle vittime che verrà celebrata sabato – ha spiegato -. Nei prossimi giorni accoglierò le comunità islamiche che porteranno offerte al conto corrente dell’Unione, che ad oggi ha già ricevuto 67 mila 625 euro in donazioni. L’elaborazione del lutto deve servire a tutta la comunità: ci sono state strappate 20 persone. Può darsi dovremo ripetere questo gesto in futuro, ma ce n’era necessità anche ora, per dire che pensiamo a loro”. Di seguito il sindaco ha illustrato il progetto cui si sta lavorando insieme alla sanità e riguardante due interventi fondamentali legati alla deospedalizzazione. Dobbiamo fare uscire il prima possibile le persone dal Ramazzini affinchè possano avere una degenza fuori dall’ospedale. In particolare, ci sono due nuclei di persone: autosufficienti e non autosufficienti, al cui interno si individuano le Covid positive e le negative. Entrambi i gruppi, al momento delle dimissioni, richiedono la quarantena. Lavoriamo dunque per individuare strutture protette per la deospedalizzazione dei non autosufficienti dove sia permesso l’isolamento sia dei casi positivi sia sospetti anche se dimessi con tampone negativo. Questo è fondamentale per alleggerire la struttura dell’ospedale e lavorare meglio con quanti non sono più nella fase acuta. Per quanto invece riguarda gli autosufficienti stiamo cercando di andare più celermente rispetto a pratiche di tipo refettizio e addivenire ad accordi bonari con strutture di tipo alberghiero per permettere a persone Covid positive e negative di potere non tornare a casa e, in fase di dimissione, sostenere una quarantena senza il rischio di farsi vettore di contagio nei confronti dei propri famigliari”. E qui si arriva alla parte politica: il sindaco si è riferito da una parte ad alcune esternazioni di Carpi Futura espresse oggi, dall’altra all’assenza dei rappresentanti di opposizione al Consiglio dell’Unione Terre d’Argine ieri sera. “Fa piacere che Michele Pescetelli abbia smentito la comunicazione di Carpi Futura con la quale si individuava la dimissione protetta quale elemento di rischio in grado di infettare altre strutture protette – ha detto Bellelli -. Come facciamo a sistemare una persona non autosufficiente in un albergo? Non è certo la più adatta a loro. Quel comunicato aveva qualcosa di grave: insinuava il dubbio che vengano fatte scelte irresponsabili sostenute dall’Ausl. Si sa che ora tutte le scelte hanno a che fare con problematiche preesistenti, specie nelle strutture protette. Il Carpine è isolato da settimane, l’accesso al pubblico è stato soppresso. Purtroppo il virus arriva ovunque e quando arriva in questi luoghi è anche peggio. Chi lavora lì ha bisogno di sostegno. La politica ogni tanto deve ragionare”. Infine il Consiglio di ieri sera. “In questo momento non ci sono idee politiche di parte – ha concluso -. Non si può dire che ai piani alti non si convoca il Parlamento e poi non presentarsi al Consiglio dell’Unione. Chi non è venuto ha abdicato al suo dovere e compiuto un errore fondamentale. Non è il momento delle divisioni. Oggi c’è in gioco la pelle di questa città e si deve rispondere solo in un modo: “presente””.

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