Il vescovo Castellucci sull'aggressione a Saltini: ''La mancanza di confronto diventa violenza''

''Il clima elettrico che si era creato poteva favorire nelle persone deboli o fragili atti che andassero oltre il consentito''

Mentre le forze dell’ordine proseguono la ricerca dell’uomo che giovedì mattina ha imbrattato e danneggiato l’opera Inri-San Longino e poi aggredito l’artista Andrea Saltini, il vescovo di Modena e Carpi monsignor Erio Castellucci manda un messaggio distensivo e che invita al confronto pacifico: «Non fa paura il confronto ma fa paura la mancanza di confronto, perchè diventa violenza – ha detto il Vescovo ai microfoni di Trc –. Il clima elettrico che si era creato poteva favorire nelle persone deboli o fragili atti che andassero oltre il consentito. Spero che l’aggressore venga identificato e di poterlo incontrare, gli chiederò quali sono i motivi che lo hanno portato ad un gesto così violento, che più lontano dal Vangelo non è possibile».

 

Sull’accusa di blasfemia della mostra, monsignor Castellucci è categorico: «Non è blasfema. L’artista, che si definisce agnostico, ha compiuto un suo percorso interessante e chi ha visitato la mostra ha detto che viene spiegato anche molto bene. La Chiesa cerca di dialogare con coloro che non la pensano esattamente secondo la dottrina canonica, i diversi punti di vista vanno accettati purché affermati con mitezza, come insegna Gesù».