Inaugurato il sottopasso che conduce all'oltreferrovia. Righi: ''Apertura a una nuova città vicina al centro storico''

Non è il mitico "Passaggio a Nordovest” (King Vidor, 1940, con Spencer Tracy) anche perché apre all'Est. Non vi si accederà dal piazzale della stazione prima di due mesi e per ora l'ingresso è solo dal marciapiede del primo binario. Non è ancora completo delle pannellature in plexiglass previste per uniformarlo al sottopassaggio dei binari di cui è il prolungamento. E mancano tuttora le pensiline che copriranno i due ingressi, di qua e al di là della linea ferroviaria. Ma qualche cosa di mitico ce l'ha impresso, il tunnel inaugurato questa mattina dall'assessore Riccardo Righi e che dalla stazione sbuca nell'Oltreferrovia, Per centocinquant'anni – da quando cioè l'antica via Canalvecchio venne spezzata dall'arrivo della ferrovia e dalla costruzione della stazione, lasciando i due tronconi di via Alghisi e del tratto nord di via Corbolani – nessun carpigiano ha potuto recarsi al di là dei binari direttamente dal centro e dal viale Dallai.

Lo ha sottolineato proprio Righi, prima del taglio del nastro avvenuto in presenza dei tecnici dell'impresa realizzatrice e dei dirigenti di Rfi, ricordando come il nuovo sottopasso apra a una città in trasformazione, come si poteva notare anche dal movimento delle ruspe intente a movimentare la terra per il futuro parco e dai lavori che fervono intorno all'edificio dell'università. Una città nuova, ha aggiunto Righi, vicina al centro, frutto di una strategia e di un campo visivo largo che prevede un vero e proprio sistema dei luoghi intorno all'asse ferroviario al quale il nuovo Pug assegna un ruolo rilevante e che si spera possa trovare la piena collaborazione di Rete ferroviaria italiana (a rappresentarla c'erano gli ingegneri Sara Cacchi ed Emanuele Lolli) con la quale sono in corso contatti anche per il superamento del passaggio a livello di Roosevelt.

In sé l'opera, progettata da Rfi e costata 1,5 milioni, interamente a carico dell'Amministrazione comunale, è molto semplice: un prolungamento del tunnel sotto i binari, superati i quali si risolve in una rampa di accesso diretto e in una a zig zag per i disabili e le biciclette, anche se «...preferisco parlare di un passaggio pedonale – ha sottolineato Righi – nel senso che è consigliabile, le biciclette, portarle a mano sulle rampe». Transitati di là si apre un panorama nuovo, con l'area occupata dall'ex Consorzio transennata in attesa che la Fondazione CR Carpi vi realizzi la grande piazza dalla quale si dipartono i tre percorsi che portano all'università e all'interno del futuro parco. La via Corbolani, nel tratto nord è asfaltata per l'accesso carrabile da via Tre Ponti e verrà riaperta nel pomeriggio di oggi. L'asfalto si ferma dopo l'edificio dell'università, lasciando il posto alla vecchia carreggiata alla quale non si potrà più accedere da via Cavata, se non in bicicletta o a piedi.