Tra i trucchi usati dai ladri, anche quello della finta richiesta di indicazioni stradali

Indagine ''Mercurio'': arrestati dai Carabinieri cinque nomadi accusati di furto aggravato

All’alba di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Modena, su richiesta della Procura, nei confronti di cinque persone, tre uomini e due donne residenti in tre campi nomadi del modenese e del reggiano (uno a Carpi, due a Modena e due a Correggio), indagate per decine di furti aggravati dalla minorata difesa o dall'aver simulato l'identità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio.

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L’indagine – denominata Mercurio – ha avuto inizio diversi mesi fa e si è focalizzata su una serie di fatti verificatisi dall’agosto 2019 al dicembre 2020 a Carpi, Novi, Campogalliano, Soliera, Finale Emilia, Concordia, San Prospero, Modena e San Martino in Rio. I militari, dopo mesi di ricostruzioni, grazie all’analisi di ore di filmati acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza, hanno potuto constatare come i furti si compissero sempre secondo le stesse varie modalità: dalla tecnica delle false informazioni stradali (come si evince dal video), a quella dell’abbraccio, alla simulazione di identità, fingendosi di volta in volta operatori sanitari o appartenenti alle Forze dell’Ordine. I cinque sono ora in carcere a Modena e a Reggio Emilia in attesa dell’interrogatorio di garanzia del Gip.