Coronavirus, la diretta del Sindaco: da sabato 6 marzo chiusi i parchi e proibita la vendita di alcolici dopo le 18

Con la zona rossa, sono tornate le dirette del sindaco Alberto Bellelli, che poco fa ha terminato il videocollegamento video tramite cui ha fatto il punto sulla situazione Coronavirus. Tornerà online anche domani e nei giorni seguenti per commentare l’andamento di contagi e ricoveri e dare notizia di qualsiasi novità utile a gestire il nuovo, difficile quotidiano che vede nuovamente tra le mura di casa tanti cittadini, lavoratori, studenti di ogni età. Il primo cittadino è tornato su diversi temi cui già nei giorni scorsi aveva accennato. I pericoli della variante inglese, innanzitutto, che riguarda il 50 per cento dei casi e che pare essere la responsabile della chiusura delle scuole, in buona sostanza. «Questa variante ha incluso una generazione, quella più attiva, che prima era sì interessata dall’infezione, ma in misura minore – ha spiegato –. Ciò ha portato in questi giorni a una forte crescita del tasso di ospedalizzazione. I reparti Covid di Baggiovara e del Policlinico sono pieni; così come lo sono i due reparti dedicati a Carpi (anche se si sta lavorando per creare ulteriori posti)». E’ la pressione sulle strutture sanitarie il dato da tenere sott’occhio: e la situazione è davvero pesante se si è proceduto al blocco della chirurgia programmata negli Hub di Modena. Rimane solo la chirurgia di emergenza e questo è un fattore di rischio molto elevato, dato che non si muore e non si viene operati solo di Covid. «La curva dei contagi è cresciuta perché la fase arancione non è riuscita ad appiattire i numeri – ha spiegato il sindaco –. Il rosso è l’unico strumento per entrare in un regime gestibile che non opprima il sistema sanitario».

Poi, il tasto dolente: le scuole. Bellelli si è detto arrabbiato quanto tutti per la chiusura delle scuole. «La fase Draghi del Dpcm, diversamente dalla fase Conte, ha incluso anche i servizi per l’infanzia nelle zone rosse perchè le casistiche si stanno moltiplicando anche in quella situazione – ha sottolineato –. Ciò non vuol dire che le scuole prima non fossero sicure, bensì che questo livello di infezione è una battaglia nuova. Occorrono più vaccini, ma questi sono solo un pezzo della soluzione: l’altro siamo noi, che dobbiamo comportarci in modo da non rendere inutile il sacrificio degli studenti. Stiamo per varare una serie di ordinanze, a tal proposito, che entreranno in vigore da sabato 6 marzo. Nei parchi verrà vietato l’uso delle giostre e delle panchine. Si potrà solo attraversarli. Oltre a ciò, dalle ore 18 sarà vietato a tutte le attività commerciali di vendere alcool: una misura necessaria a evitare assembramenti e che crea equità nei confronti dei bar. Domani sera, poi, incontrerò le società sportive per prendere con loro altre decisioni riguardo le attività all’aperto». Rimangono aperti i cimiteri e i centri diurni, per il momento, mentre sono in corso i colloqui con i gestori delle strutture protette per decidere come gestire le visite dei famigliari. I sindaci, lo ha ribadito Bellelli, hanno chiesto al Governo per il tramite della Regione i congedi parentali, oltre ai ristori per le attività che dovranno chiudere ora. Hanno chiesto anche di “correre” coi vaccini. «Se la provincia si ferma per due settimane, queste devono essere quelle utili per consegnare un numero ancora maggiore di vaccini – ha affermato –. Noi siamo pronti ad aprire più punti di somministrazione, ma dobbiamo avere la materia prima».