Ditta di Imola promuoverà sui social gli istituti culturali. Sempre fuori città i lavori intelligenti

Sarà la Hibou, società cooperativa di Imola, a occuparsi della promozione sui social di tutto quanto riguarda gli eventi e gli istituti culturali del Comune di Carpi per i prossimi dodici mesi. Alla scelta dell'azienda l'Amministrazione comunale è arrivata con un affidamento diretto tramite lettera di invito, trattandosi di commessa inferiore ai 130 mila euro. E non era tenuta neppure a inserire l'operazione nel programma annuale per servizi e forniture che riguarda solo importi superiori ai 40 mila euro. L'aggiudicazione è infatti avvenuta per 38 mila 907 euro (al netto dell'Iva), con un ribasso dell'1,5 per cento rispetto allo stanziamento. In che cosa consisterà il lavoro della Hibou? Stando alla determina di incarico e con riferimento a Teatro, Biblioteca, Archivi, Museo, Mac'è, InCarpi e Castello dei ragazzi dovrà studiare i canali social attualmente disponibili, analizzare i pubblici, costruire e  testarne di nuovi, ristrutturare i canali esistenti, aprire nuovi canali, pianificare e gestire tutti i canali e le piattaforme con elaborazione di piani editoriali mensili e trimestrali, adattare e produrre testi a partire dai contenuti forniti, aggiornare e pubblicare contenuti originali, ideare la grafica coordinata originale per card social multiformato (nel senso di una grafica originale per ogni istituto. (segue)

Che cosa si sa di questa Hibou? L'hanno costituita nel 2019, in forma cooperativa, quattro professionisti, ma la base sociale comprende sette soci che vantano percorsi di formazione ad alti livelli (il loro sito parla di Ecole Normale Supérieure ed Ecole des Chartes di Parigi, di Archivio di Stato di Bologna, dell'Istituto europeo del Design di Milano e dell'Accademia di Belle Arti di Venezia). Si presentano come specialisti di heritage&digital humanities che definiscono "solido approccio umanistico e innovazione tecnologica e digitale per archivi, mostre, soluzioni di comunicazione multimediale, modellazione e stampa 3D, intelligenza artificiale”. Sarebbero materie da Tecnopolo di Carpi, se esistesse.