La rapina al Borgogioioso. Aula liturgica a Quartirolo: il mutuo estinto

Si prendono ovviamente molto spazio, oggi, su Carlino e Gazzetta, i resoconti della rapina a mano armata avvenuta ieri alle 13,30 al centro commerciale Borgogioioso, conclusa con il ferimento di un portavalori e il furto di contanti per circa 21 mila euro. Il Carlino vi dedica due pagine del provinciale e la Gazzetta due delle tre pagine cittadine. Le ricostruzioni delle croniste sul posto coincidono: il portavalori esce dal centro commerciale dopo aver caricato di banconote il bancomat situato vicino all'ingresso, mentre reca con sé gli incassi di alcuni degli esercizi della galleria da depositare in cassa continua; appena fuori dalle porte in vetro automatiche del centro gli si parano contro due individui vestiti di scuro, secondo alcune testimonianze travestiti a loro volta da guardie giurate e con mascherina e cappello a nasconderne i volti; intimano pistola alla mano al portavalori di consegnare i borsoni con il denaro; lui cerca di rientrare ma la porta automatica nel frattempo si è chiusa; allora prova a resistere ai due aggressori che lo spintonano contro la vetrata che va in frantumi, lui cade e nella colluttazione partono due spari, con un proiettile che entra nel ginocchio della guardia per uscire dalla coscia e l'altro che si conficca nel muro (il Carlino parla di un solo colpo, quello che ha ferito l'agente); mentre è a terra gli puntano la pistola e si impadroniscono della borsa con la quale si precipitano giù dalla scala mobile dell'ingresso per salire su una Panda grigia dove li aspetta un complice; la tabaccaia del centro fa in tempo a rilevare la targa il che permetterà di risalire poco dopo all'auto, abbandonata dai banditi in via Parigi, a poche centinaia di metri di distanza in linea d'aria. Anche le testimonianze raccolte fra gli esercenti dei negozi più vicini al luogo dell'aggressione concordano: gli abiti scuri, forse uniformi, dei due; il  rumore della vetrata che si infrange e che ha attirato l'attenzione di tutti; la scena del bandito che punta la pistola contro il portavalori ferito a terra. Qualcuno spiega che si tratta probabilmente di italiani e tutti ammettono lo spavento provato, non appena si sono resi contro che si trattava di una rapina. Intanto, il ferito – 40 anni secondo il Carlino, 45 secondo la Gazzetta – sanguinante e sotto shock, è stato soccorso dagli stessi operatori del Borgogioioso in attesa dell'arrivo dell'ambulanza che lo ha trasportato a Baggiovara: ha un codice due, di media gravità, perché fortunatamente il proiettile è entrato e uscito senza ledere organi vitali. La Polizia del Commissariato di Carpi, ha eseguito i rilevamenti del caso, sul posto e sull'auto usata dai banditi, risultata rubata a Reggio Emilia, e potrà avvalersi dei filmati delle videocamere che potrebbero aver ripreso tutto. Le indagini si annunciano complesse anche se, spiega un portavoce della ditta da cui dipende la guardia giurata, le modalità della rapina inducono a ritenere che non si trattasse di professionisti. E vien da pensare, in proposito, all'errore commesso nel non calcolare il momento giusto, essendo già state scaricate le banconote nel bancomat e alla concitazione che ha spinto uno di loro a sparare, in pieno giorno, in un centro commerciale, con conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Fra le prime reazioni in città va ricordata quella del Sindaco, che ha espresso solidarietà al ferito, sbigottimento e sorpresa per l'accaduto e ha rinnovato la richiesta di elevare al secondo livello il Commissariato di Carpi; e la presa di posizione della capogruppo della Lega, Federica Boccaletti, anch'essa solidale con la vittima, mentre ricorda come episodi simili aumentino il senso di insicurezza della gente.

 

 

Le altre notizie. La Gazzetta riferisce della soddisfazione dei fedeli della parrocchia di Santa Maria della Neve per aver portato a compimento il sogno del compianto don Claudio Pontiroli: quello di dotare di un'aula liturgica il popoloso quartiere di Quartirolo. L'aiuto della Cei era stato ottenuto grazie al vescovo emerito Elio Tinti, ma si deve ai parrocchiani l'estinzione definitiva del mutuo, avvenuta in questi giorni e ottenuto con le tante attività messe in piedi allo scopo, a partire dalla Sagra del quartiere, divenuta evento di rilevanza cittadina.