Da Carpi Servizi Cimiteriali riceviamo e pubblichiamo:
"In merito all’articolo pubblicato nella giornata del 21 settembre dal titolo “Il grido di una vedova: Hanno esumato la salma sbagliata, quello non era mio marito” desideriamo ricostruire la vicenda precisando quanto segue: il 19 settembre, come previsto, i nostri addetti del cimitero di Carpi hanno effettuato l’esumazione di alcune salme alla presenza dei responsabili delle imprese funebri e dei famigliari che sono voluti intervenire. Per un mero errore materiale a un parente è stata consegnata una cassetta sbagliata, ma il capo squadra si è subito accorto dell’equivoco e lo ha fatto presente nel giro di pochi minuti. Immediatamente i familiari sono tornati al cimitero e l’inconveniente è stato risolto con i nostri responsabili che si sono scusati più volte, scuse che ci sembrava fossero state accettate dai congiunti della persona deceduta".
(segue)
"Detto questo, vorremmo fare chiarezza su alcuni aspetti riportati nell’articolo. Innanzitutto non è vero che è stato il responsabile dell’impresa funebre ad accorgersi dello sbaglio, ma è stato il nostro responsabile che effettuando le operazioni di routine, utili proprio come strumento di controllo, si è accorto che qualcosa non andava ponendo rimedio nel giro di pochissimo tempo. La questione sembrava risolta dopo che ai familiari è stata consegnata la cassetta giusta ovviamente con le scuse dei nostri addetti che ci teniamo a confermare anche adesso. Siamo consapevoli che si tratti di uno sbaglio fastidioso e che non andrebbe commesso, ma si è trattato di un errore umano a cui abbiamo rimediato in pochissimo tempo. Proprio perché chi lavora può rimanere vittima di qualche svista (non dovrebbe mai accadere ma non siamo dei robot) abbiamo attivato un sistema di controllo che nell’occasione ha dimostrato di funzionare al meglio".
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