La sede del Gruppo Colombofili in permuta ad Acer

Non è mai stata considerata un gioiello di architettura contemporanea, la sede del Gruppo colombofilo di Carpi: in sostanza, uno scatolone prefabbricato al fianco della Polisportiva Dorando Pietri, autentico pugno nell'occhio per la vista, che è servito soprattutto come “lavagna” per graffitari di periferia. Ebbene, l'altra sera, grazie alla nuova Variazione del Bilancio di previsione del Comune illustrata dall'assessore Mariella Lugli si è appreso che potrebbe valere 400 mila euro. A tanto, infatti, ammonta la sua iscrizione a valore di permuta con l'Acer, l'Agenzia casa dell'Emilia Romagna, secondo un impegno assunto dal Comune di Carpi con la stessa Agenzia: quello di concorrere con un milione di euro all'operazione da 9 milioni per il recupero architettonico del cosiddetto “biscione” di via Unione Sovietica e la rigenerazione urbana delle immediate adiacenze. Il resto, per arrivare al milione, arriverà per 220 mila euro dagli oneri di urbanizzazione e per i residui 380 mila euro dall'avanzo libero di parte corrente trasformato in spesa di investimento.