Le mire di due gruppi industriali del fotovoltaico su 700mila metri quadrati di terreni agricoli a nord di Fossoli

"La coltivazione presente sugli appezzamenti di progetto rispecchia un'agricoltura piuttosto povera e fragile, specie in considerazione del comprovato scenario di cambiamento climatico (...) Ecco quindi come la possibilità di affitto dei terreni per la produzione energetica diviene per il privato agricoltore un'interessante opportunità di integrazione del reddito che rafforza la sua capacità economica in ottica resiliente e ne migliora la qualità della vita, ingenerando solidità al sistema”. E così, se un'agricoltura povera e sempre meno redditizia si somma a una legislazione particolarmente benevola che tiene alla larga le amministrazioni locali con i loro piani regolatori, ai finanziamenti del Pnrr che riverserà un miliardo di euro sui sistemi agrivoltaici e alle direttive europee che indicano per l'Italia l'obiettivo di 85 GigaWatt di potenza prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030: ecco, se si considera tutto questo, si delinea il contesto più favorevole ai grandi gruppi industriali per investire nel fotovoltaico o nell'agrivoltaico, che sono due cose diverse, come vedremo, ma che toccano entrambe il territorio a nord di Fossoli. Con in più il vantaggio, offerto proprio da questa parte del territorio, di poter convogliare l'energia prodotta nel vicino impianto fotovoltaico Terna. Per il fotovoltaico, si parla del progetto "Carpi-Fossoli" della Energy Aquarius, posto a nord delle discariche Aimag e a ovest dello stesso impianto, dall'altra parte della Romana Nord, con richiesta di autorizzazione del 16 maggio scorso, e dalla cui Relazione tecnica proviene la citazione iniziale. Per l'agrivoltaico il riferimento è invece a un secondo progetto, chiamato "Cascinetto” e di iniziativa della Sonnedix Leonardo che verrebbe attuato dietro lo stabilimento Care e a ridosso del magazzino di logistica dell'Enel. segue