Liste per la Fondazione: compromesso raggiunto, Ascari candidato presidente con Campedelli vice

E' stato necessario impiegare quasi tutto il tempo a disposizione prima della scadenza del 2 agosto fissata per la presentazione delle liste per l'elezione del nuovo Presidente e del nuovo CdA della Fondazione CR Carpi, ma alla fine la quadratura del cerchio è arrivata. Le liste prime classificate al voto del maggio scorso – quelle aperte da Roberto Cigarini e Mario Arturo Ascari come candidati presidenti – hanno trovato il compromesso auspicato da più parti per scongiurare nuove proroghe degli assetti attuali e nuove votazioni che sarebbero servite solo a marcare divisioni profonde – politiche, culturali e anche personali – che esistono nel Consiglio di Indirizzo e, di riflesso, in città. Sarà dunque Mario Arturo Ascari, come si era intuito da giorni, il candidato presidente della lista unita, mentre esce di scena Roberto Cigarini che lascerà la vice presidenza – di competenza comunque del nuovo CdA una volta insediato – a Enrico Campedelli. Completano il quadro Giacomo Cabri, Tamara Gualandi e Roberta Della Sala, già presenti nella lista di Cigarini; Anna Navi, già nella lista Ascari e Andrea Ballestrazzi, avvocato con studio a Modena e dottorando in Filosofia, attivo nel Terzo settore in quanto fondatore dell'associazione “Ho avuto sete”, molto vicino al Vicario e che rappresenta l'unica novità fra tutti i nomi circolati finora.

 

Che giudizio si può dare, di questo esito, dopo il tormentone durato una sessantina di giorni? Per fare posto ad Ascari, Navi e alla new entry Ballestrazzi nell'originaria lista delle istituzioni – voluta cioè dai tre Sindaci di Carpi, Novi e Soliera e dal Vicario generale della Diocesi – sono stati necessari un sacrificio illustre come quello di Roberto Cigarini, al quale monsignor Ermenegildo Manicardi che gli è amico di antica data deve essersi adattato con non poche difficoltà, e una cancellazione importante, come quella del solierese Gianni Razzano, che avrà reso piuttosto tesi i rapporti tra il sindaco Alberto Bellelli e il collega di Soliera, Roberto Solomita. Attenendoci a valutazioni esclusivamente numeriche e al di là dei giudizi sulle persone, l'esclusione di Cigarini è stata per così dire compensata, includendo Andrea Ballestrazzi e, per completare il terzetto di genere femminile, scegliendo Roberta Della Sala, attivista della Caritas diocesana, al posto di Giusy Balzano, avvocato di Carpi con studio a Bologna ed esponente dell'associazionismo laico. Di fatto, al di là della dolorosa rinuncia a Cigarini, è a monsignor Manicardi che va riconosciuta la miglior gestione dell'azione compromissoria: nel nuovo CdA potrà contare su due figure di sicuro affidamento come Ballestrazzi e Della Sala, per non dire di Cabri, anche lui di area cattolica. Tant'è che qualcuno, dall'interno del Pd, ha sibilato: “E' interessante fare affari con Bellelli, se sei un cattolico”.

 

Quanto alla lista seconda classificata, conquista la presidenza e un posto per la commercialista novese Anna Navi: a Claudio Saraceni il sacrificio degli altri due posti cui avrebbe tenuto – il suo e quello di Flavia Fiocchi – dev'essere parso accettabile e ampiamente compensato. In fondo non meno a lui che ai promotori della lista istituzionale deve essere parso importante prima di tutto salvare l'architrave sul quale si reggeva tutta la costruzione: la convergenza storica, mai registratasi prima d'ora, tra Diocesi e Comuni per la guida di palazzo Brusati. E' questo il dato più importante: la sottrazione del timone al circolo ristretto di imprenditori e professionisti di area Lions e soprattutto Rotary che avevano finora prevalso ai vertici dell'Ente. La stessa per cui da questi ambienti è arrivata una resistenza molto robusta all'idea di quella convergenza, considerata figlia della politica: una resistenza della quale la stessa lista di Giovanni Arletti, che verrà riproposta anche per la votazione fissata al 2 settembre, costituisce una significativa espressione.