Lui, lei e il Pd

Due teste, per dire due modi di vedere le cose della politica e i problemi della città che stanno dividendo il Pd carpigiano: di qua la segretaria Daniela Depietri, di là il sindaco Alberto Bellelli. E' quanto inducono a  pensare alcuni sviluppi che inquadrano un insolito protagonismo dalle parti del partito di maggioranza relativa. Lei, carattere battagliero, forte di un'amicizia importante come quella della ex parlamentare Manuela Ghizzoni, lo aveva lasciato intendere subito dopo la nomina al posto di un esausto Marco Reggiani: non starò qui a fare il cane da guardia della Giunta, voglio fare politica attiva, aprire porte e finestre del partito al dialogo con la città e con le altre forze politiche. E lascia pure che vada, sembrava aggiungere, se questo mi metterà in rotta di collisione con il Municipio che governiamo noi. Dal canto suo il Sindaco, dando vita a Fabrique, la non-corrente presentata come “uno strumento un po' fuori dal partito per portare al partito qualche cosa in più”, non ha fatto che confermare un malumore di fondo che avverte non certo da oggi verso la macchina organizzativa della quale resta pur sempre un prodotto. Ma dalla quale si è sempre più allontanato per una crescente insofferenza verso i giochi correntizi interni e le carriere o le ambizioni, a partire da quelle della sua Vice, perseguite all'ombra di questo o di quello.

Nessuno però avrebbe potuto immaginare che la contesa tra i due si palesasse così apertamente per effetto di alcune scelte che toccano da vicino il futuro della città. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, che trasmette l'idea di un partito voglioso di farsi ascoltare e di riacquistare potere e influenza sono le critiche partite dai gruppi dirigenti all'indirizzo del Sindaco per il modo in cui sono state condotte le trattative dirette a comporre la lista che aspira a guidare la Fondazione. La battaglia da lui sostenuta per estrometterne Claudio Saraceni e Flavia Fiocchi e contro un ticket Mario Ascari presidente e Roberto Cigarini suo vice ha sì permesso che Enrico Campedelli rientrasse in gioco come secondo. Ma ha ottenuto il risultato che alla fine i consiglieri vicini al Sindaco fossero due soltanto, esattamente come quelli indicati da Saraceni; e uno in meno dell'area cattolica vicina al Vicario generale. Perché è vero che monsignor Ermenegildo Manicardi ha dovuto sottostare alla dolorosa rinuncia all'amico Cigarini del quale tutti temevano la tempra del magistrato, ma è riuscito a inserire nella lista Andrea Ballestrazzi che non è certamente uomo di minor qualità per esperienze e competenza. Un ulteriore effetto collaterale è derivato dall'estromissione del consigliere di Soliera: uno schiaffo al sindaco Roberto Solomita, che si dà il caso sia anche il Segretario provinciale del Pd.

Prima della vicenda della Fondazione, c'è stata la questione dell'allargamento Ztl che molti, nella Direzione e nel gruppo consiliare del Pd, considerano prematuro, mal gestito nella comunicazione puramente tecnica tutta affidata all'assessore Marco Truzzi e con Bellelli completamente assente. C'è chi, nel partito, teme che il provvedimento, magari aggravato dalla raccolta porta a porta integrale, possa risultare decisivo all'appuntamento elettorale del 2024. Né mancano preoccupazioni sulla scelta della sede universitaria che, se non viene contestata apertamente, solleva però dubbi e perplessità circa lo scarso coinvolgimento degli ambienti imprenditoriali, a partire da Confindustria, che per primi dovrebbero trarre giovamento dalla presenza di un distaccamento di Ingegneria a Carpi. C'è anche Daniela Depietri dietro questo malumore? Nello specifico non è dato sapere: in generale si può dire però che i segnali di metodo che ha voluto inviare dopo il suo insediamento – aprirsi alla città, confrontarsi e coinvolgere tutti – poco si conciliano con un Primo cittadino accusato di parlare molto e ascoltare poco. Questione rilevante, perché questa differenza di fondo non mancherà di riflettersi nella scelta del successore di Bellelli a palazzo Scacchetti, visto che già si parla di candidati diversi.