Ci ha lasciati Mario Brani, figura storica dell'imprenditoria carpigiana

Se n’è andato ieri sera, a poco meno di un mese di distanza dalla scomparsa della moglie Luciana Baracchi, l’imprenditore Mario Brani. Classe 1929, fu pioniere del settore tessile-abbigliamento di Carpi. Lungimiranza e innovazione le qualità che lo hanno sempre contraddistinto. Brani, infatti, appartenne alla prima generazione di quegli imprenditori che, dal ‘45, arricchirono le proprie competenze a contatto con i precursori del distretto, costituendo, in virtù della loro collocazione temporale, il punto di cerniera con l’incalzante modernizzazione del settore. Nei primi anni Sessanta fondò Obc (Ottorina Brani Camiceria, dal nome della madre camiciaia con la quale aveva cominciato a lavorare nel 1947), azienda che si impose fin dal principio come la seconda camiceria della città, dopo la Frarica, per numero di addetti e volume di affari. Affiancato dal socio Solferino Vecchi, Mario Brani condusse comunque l’azienda in piena autonomia. Già a metà degli anni Settanta cominciarono i suoi contatti commerciali con i mercati dell’Oriente, in primo luogo con la Repubblica Popolare Cinese che viaggerà in lungo e in largo, recandovisi non meno di una cinquantina di volte, al ritmo di tre viaggi all'anno che gli consentirono di allacciare importanti relazioni con le autorità di quel paese, più volte in visita al suo stabilimento di Carpi. Fu uno dei primi a praticare questa rotta commerciale: fatto che, alla luce di quanto accade da anni, gli conferì il ruolo, non secondario, di apripista. Lascia le figlie Alessandra e Gisella, alle quali vanno le condoglianze della redazione di Voce

Su Voce settimanale digitale in uscita questa sera una ricostruzione della carriera dell'imprenditore.