Modificate le deleghe di funzioni dirigenziali: meno lavoro per i Dirigenti, ma uguale responsabilità

Una delibera della Giunta approvata in questi giorni apporta alcune modifiche all'istituto della delega di funzioni da parte dei dirigenti comunali. In pratica, viene aggiunto un intero articolo per sgravare di un po' di lavoro i dirigenti e definire la delegabilità delle funzioni dirigenziali a incaricati in posizione organizzativa o in possesso di elevata qualificazione.

 

 

L'atto di delega deve essere formulato come una vera e propria determina dirigenziale che precisi i motivi della delega, i suoi limiti e la sua durata. E riguarda, oltre a diversi ambiti interni, molte materie a impatto esterno, fra le quali le procedure di affidamento di contratti pubblici (presidenza di commissioni, stipula dei contratti, autorizzazione di spese già assegnate) e di avvisi pubblici (per contributi, beni mobili e immobili, sponsorizzazioni), gli accertamenti di entrata, gli atti intermedi e i provvedimenti finali in materia di autorizzazioni o concessioni, la stipula in sede notarile di atti per la trasformazione in proprietà delle aree concesse in diritto di superficie, la rappresentanza del Comune verso altre  pubbliche amministrazioni, organismi e comitati con poteri decisionali e nelle conferenze di servizi, e molto altro: in ogni caso, con limiti predefiniti dalla determina di delega e all'interno dei quali il delegato assume piena responsabilità verso i terzi. Non ultimo, va considerato il potere di firma delegabile dal Dirigente al Responsabile unico del procedimento o ad altro incaricato: il che non lo esenta dalla responsabilità ultima sotto il profilo dell'imputazione, tant'è che il dipendente incaricato dovrà sottoscrivere l'atto con la dicitura "d'ordine del Dirigente”.