Nelle performance l'Unione batte il Comune

Terre d'Argine battono Comune di Carpi 99,7 a 96,6 per cento. E' l'esito della partita che si è giocata tra i due Enti sul campo delle performance degli uffici nel corso del 2020. Il dato percentuale si riferisce al raggiungimento degli obiettivi assegnati ai progetti dei vari settori in base al Piano delle performance fissato a inizio anno: una sorta di pagella in forma di Relazione consuntiva sulla performance che l'apposito Collegio di valutazione presieduto da Vito Piccinni  ha consegnata nei giorni scorsi al Presidente pro tempore dell'Unione, Enrico Diacci, che ha provveduto a farla approvare dalla Giunta.

Pagella complessa, va subito detto. Il Piano delle performance che prende le mosse dal Regolamento del Sistema di monitoraggio, misurazione e valutazione delle prestazioni adottato nel 2014 tiene infatti conto per ciascun progetto, sezionato nei suoi indirizzi strategici e obiettivi operativi, dei diversi parametri economici e gestionali contenuti nei documenti dell'Ente, dal Bilancio di previsione del Documento unico di programmazione al Piano esecutivo di gestione. Assegnando a ogni progetto un parametro equilibratore rappresentato dal suo peso e dalla sua priorità. Il voto, alla fine, è un giudizio per i diversi dirigenti ai quali fanno capo i singoli progetti, che serve anche a commisurare gli incentivi. Ebbene il quasi cento per cento di realizzazione conseguito nel 2020 dai vari progetti dell'Unione è un indubbio riconoscimento per i vari Francesco Scaringella, (Istruzione), William Sgarbi (Servizi sociali fino al 30 settembre), Davide Golfieri, Susi Tinti (Polizia locale, in successione), Mario Ferrari (Risorse Umane dall'1 novembre, prima c'era Maria Luisa farina), Antonio Castelli (Finanze). E dove sta il “quasi”, il classico voto che ha abbassato la media impedendole il risultato pieno? Sta nell'attuazione delle nuove discipline e procedure concorsuali e selettive del settore Risorse Umane, dove la performance si è fermata al 90 per cento.