Oggi sui giornali. Blitz nel casolare dei clandestini. Reazione inconsulta di uno dei fermati. Attacco delle destre sulla sicurezza. La replica di Depietri (Pd)

L'unico casolare abbandonato sulla via San Giacomo in area periurbana è il Casino Bellelli, un edificio rurale abbandonato da anni, già di proprietà comunale e poi acquistato da un privato, non privo di un certo valore architettonico, visto che risale al Settecento, presenta sul lato sud una originale doppia scalinata protetta da un loggiato a cinque arcate e viene attribuito allo stesso Carlo Lugli che ideò, per poi rinunciarvi perché troppo alta, la cupola del Duomo. Inagibile da ancora prima del terremoto, divenuto rifugio di disperati, è lì che probabilmente sono stati scovati in questi giorni dalla Polizia i cinque tunisini di età compresa fra i 21 e i 40 anni trovato in possesso di 95 grammi di hashish racchiusi in diversi involucri, tre bilancini di precisione e ulteriori attrezzature per il confezionamento. segue

 

La notizia tiene banco oggi sia nell'apertura del Carlino che nella seconda apertura della Gazzetta. Tanto più che c'è un seguito, al fermo dei cinque, sottolineato da entrambi i resoconti dei quotidiani, mentre la Gazzetta ci fa il titolo. Uno di loro, infatti, un 24enne (26enne per il Carlino) è lo stesso cui era stato vietata nei giorni scorsi la permanenza sul territorio modenese, dopo che, per sottrarsi a un controllo della Polizia in via Santa Chiara, era fuggito in bicicletta, era stato raggiunto in corso Fanti  ma si era dimenato, tentando di divincolarsi, al punto da rendere necessario l'intervento di quattro agenti, due dei quali finiti al Pronto Soccorso, per immobilizzarlo (c'è il frame di un video che documenta l'episodio). Accompagnato poi in Commissariato, aveva ingoiato frammenti di plastica e ferro trovati sul pavimento per farsi ricoverare al Pronto Soccorso, dove era stato curato. Al processo per direttissima per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, aveva detto di aver reagito per non essere rimpatriato, promettendo che non avrebbe più commesso reati e guadagnandosi così la sola espulsione dal territorio modenese. E invece lo hanno sorpreso in quel casolare, accompagnato al Commissariato, dove ha dato di matto, dimostrando una forte propensione all'autolesionismo, al punto, come riferiscono i quotidiani di oggi, da prendere il muro a testate e colpire gli agenti accorsi, fino poi a tentare di impiccarsi, mentre erano in corso accertamenti per verificare se ci fossero gli estremi per internarlo in un Cpr. Nel nuovo procedimento per direttissima, dove ha giustificato ancora la sua reazione come tentativo di opporsi al rimpatrio, questa volta gli è stato inflitto il carcere, con prescrizione di assistenza psichiatrica. Diversi destini per gli altri quattro ospiti del casolare: due rimpatri per presenza irregolare sul territorio italiano, un divieto di permanenza sul territorio modenese e un internamento al Cpr di Milano.

 

Il caso ha sollevato, come sempre, i commenti polemici delle minoranze di centro destra che tornano a denunciare la tendenza del Pd a minimizzare, che chiedono ragione delle 150 unità venute a mancare alla Questura di Modena con i Governi precedenti e che considerano fallimentari le politiche di integrazione che l'Amministrazione ha tentato di attivare. Già ieri la Segretaria del Pd, Daniela Depietri, commentando l'episodio e ripresa oggi a fondo pagina dal Carlino, aveva replicato chiedendosi perché il centro destra a Carpi si sia opposto alla mozione per il rafforzamento degli organici. E mette un po' a posto i numeri, usciti piuttosto sgangherati da un commento di Massimo Barbi, di Forza Italia apparso ieri: gli agenti arrivati effettivamente a Carpi fra quelli messi a disposizione della Questura la scorsa estate sono solo sei e non 23 – che corrispondono ai nuovi organici assegnati all'intera provincia – come dichiarato dall'esponente azzurro. Quanto ai cento agenti promessi a Modena nel quadro di un generale potenziamento che ne prevede 3mila a livello nazionale, Depietri ricorda alla capogruppo di Fratelli d'Italia che 90 di essi serviranno a sostituire quelli destinati al pensionamento. In questo contesto di "nera” ci sta anche la notizia, pubblicata dalla Gazzetta di taglio medio, della chiusura per 15 giorni, decretata dal Questore, di un locale che il giornale localizza in viale Carducci, a seguito della constatazione, appurata con accertamenti e indagini. “di una “situazione attuale e concreta di pericolosità per l'ordine e la sicurezza pubblica”. La prima della Gazzetta è invece equamente divisa tra i due candidati alle primarie del Pd che si confronteranno domani allo Space City e dei quali il giornale riassume le rispettive linee politiche affiorate in questi giorni di incontri, conferenze stampa, dichiarazioni.