Oggi sui giornali. Il tunnel verso l'oltreferrovia. Strade bianche e asfaltature mancate. Carpi su un set pubblicitario

Il tunnel che prolunga verso l'oltreferrovia il sottopasso dei binari della stazione ferroviaria, inaugurato ieri, tiene banco nelle aperture odierne di Gazzetta e Carlino. Il senso dell'operazione viene riassunto nei servizi dei due quotidiani, riportando le parole dell'assessore Riccardo Righi: congiungere il centro cittadino a spazi dove prima c'era solo campagna e oggi in trasformazione al di là della linea ferroviaria, creando una sede universitaria proprio a ridosso dei binari, configura una città dai due volti, facendo della stazione il suo fulcro. L'opera viene descritta nelle sue linee essenziali: sarà un sottopasso prima di tutto pedonale, con la possibilità di portare le biciclette a mano, utilizzando le apposite rampe di discesa e risalita che permetteranno di evitare i gradini; i due sbocchi verranno coperti da pensiline, quella a est prevista dal progetto di Rfi coprirà la spirale di rampe e quella a ovest per la rampa non ancora percorribile, rientrerà nel rifacimento del piazzale della stazione. E' previsto anche un ascensore mentre un servizio di videosorveglianza dovrebbe dissuadere i malintenzionati e i vandali notturni dal trasformare l'opera in un non luogo. segue

 

Lo stanziamento di 200mila euro per rimettere in sesto una quarantina di chilometri di strade bianche del territorio comunale con uno strato superficiale compattato, modello via Remesina, viene ricordato sia dal Carlino che dalla Gazzetta che lo accompagna con la protesta dei residenti di via Meloni di Quartirolo che da tempo reclamano invece, inascoltati, l'asfaltatura della via. La seconda pagina locale della Gazzetta riguarda la campagna pubblicitaria di una società di telecomunicazioni su banda larga chiamata Casa di Carpi che dà ampio risalto, nelle immagini di apertura, alla piazza Martiri, con palazzo Pio, Duomo, Teatro e palazzo Scacchetti. Che poi la campagna serva a spiegare che quella società porta una “connessione stabile e veloce nei paesi, Carpi inclusa”, facendo sì che l'accesso alla banda larga diventi "un diritto di ognuno a prescindere dal territorio in cui vive”, trasmette l'idea di una località remota e ai confini del mondo. Ma quel che conta è che si vedano i monumenti e che Carpi, sottolinea il servizio, ne tragga un beneficio in termini di immagine.