Oggi sui giornali. Mostra di Saltini: Carlo Giovanardi contesta la versione dell'artista. Un incidente mortale. Arresti degli aggressori col machete

Mancava solo la voce dell'ex senatore Carlo Giovanardi ad alimentare di nuovo le polemiche sulla mostra Gratia Plena dell'artista Andrea Saltini. Il fondatore di quello che si chiamava Popolo delle Libertà, non nuovo a rovesciare le versioni dei fatti, sostiene oggi in un colonnino della Gazzetta che le cose sono andate diversamente da come sono state raccontate, nella colluttazione in chiesa tra l'artista e il vandalo che aveva appena imbrattato e tagliato la tela incriminata. In pratica, sostiene Giovanardi, il "visitatore” avrebbe abbandonato il coltello subito dopo il taglio e, mentre usciva, “è stato fermato dall'artista che nel successivo tentativo di bloccarlo ha subito una lesione al collo”. Seguono una serie di citazioni evangeliche circa Gesù che caccia i mercanti dal tempio e l'accusa di criminalizzare chi "non ha colpito nessuno ma si è limitato a danneggiare un'opera nella casa del Padre”. segue

I quattro arresti per la spedizione punitiva nel corso della quale rimase ferito gravemente il 7 aprile scorso un cittadino di origine pakistana si prendono l'apertura del Carlino e il taglio di mezza pagina della Gazzetta. Sugli indagati pende l'accusa di tentato omicidio perché solo l'intervento tempestivo dei medici ha evitato che le gravi ferite inferte provocassero la morte dell'aggredito. Molto rilievo assegna invece la Gazzetta in apertura alle disposizioni del vescovo Erio Castellucci sul divieto di concedere spazi di proprietà della Diocesi di Carpi a movimenti e partiti per la campagna elettorale: una misura già in vigore per l'Arcidiocesi di Modena e Nonantola.  Un'altra notizia di nera si prende una terza pagina di Carpi della Gazzetta ed è il rinvio a giudizio di un ragazzo di Carpi che ha molestato per sei mesi la propria cugina, tredicenne all'epoca dei fatti, cioè nel 2021/2022, quando era ospite della zia a causa della malattia della madre. Lui, di anni, ne aveva 17 o 18, riporta il giornale.

 

Su entrambi i quotidiani si riferisce della traduzione in carcere di cinque dei sei cittadini italiani di origine campana ai quali dopo una minuziosa attività di indagine disposta dalla Squadra mobile del Commissariato di Carpi, si è potuto risalire come autori della rapina nella filiale della Banca di San Felice di via Manzoni, avvenuta il 7 febbraio 2023 e che fruttò loro un bottino di 17mila euro. Per il sesto complice è stato disposto l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Un'altra notizia condivisa è quella della morte del 56enne Alberto Ghedini, mirandolese, uscito di strada a Limidi, sulla Carpi Ravarino, alle 4 del mattino di ieri. Era alla guida del furgone aziendale con il quale, dopo essere stato assunto venti giorni prima dal forno "I Sabba” di Limidi, effettuava le consegne di pane e dolci. L'incidente, per il quale non è da escludere un malore del conducente, è avvenuto a poche centinaia di metri dal luogo di lavoro.