Operazione Cyrano: anche un carpigiano tra gli indagati

C’è anche un carpigiano tra i 26 indagati nell’ambito dell’inchiesta Cyrano, condotta dalla Procura di Reggio Emilia per una presunta maxi frode fiscale da 10 milioni per pubblicità e sponsorizzazioni tramite fatture false emesse da una società “cartiera” con sede a Modena ma gestita da reggiani.

 

Si tratta del presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti, che ha ricevuto un avviso di garanzia. La società sportiva veronese si è dichiarata estranea alla vicenda comunicando che “la Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona. Non è stata effettuata alcuna perquisizione né nella sede né altrove – scrive il Verona –.Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società, che consistono nella ricezione di sole tre fatture relative al periodo di imposta di quattro anni fa e comunque di modesto importo. La contestazione, si specifica ulteriormente in corso di verifica, potrebbe equivalere a circa 50.000 euro. In ogni caso, si smentisce in maniera categorica che l’oggetto dei documenti fiscali richiesti attenga a contratti di sponsorizzazione, argomento di cui nessuno ha mai parlato”, conclude la società scaligera.

Le accuse di cui dovranno rispondere i 26 indagati sono relative ai rapporti con una concessionaria pubblicitaria di Modena accusata di emettere fatture per operazioni oggettivamente inesistenti per consentire ai beneficiari l’evasione delle imposte sui redditi e dell’Iva.