Riccardo Righi: la manovra ''scellerata'' del Governo sui Comuni sottrae a Carpi 300mila euro l'anno per cinque anni

Che cosa significano per Carpi i tagli sui Comuni che hanno utilizzato più risorse del Pnrr, annunciati dal Governo per la prossima manovra di Bilancio? I conti li ha fatti il candidato a sindaco del centro sinistra, Riccardo Righi affidandoli poi a un comunicato emesso a nome di tutte le otto liste della sua coalizione: sono almeno 300mila euro anno di minori entrate per i prossimi cinque anni. segue


 

“Forse sarà utile ai cittadini – spiega – ritrovare qui qualche esempio di cosa si può realizzare con 300mila euro o meglio a cosa dovremmo rinunciare, noi tutti come comunità, se l’amministrazione, di qualsiasi colore, decidesse di caricare le minori entrate su un particolare capitolo di spesa”. L'elenco portato da Righi include, con il segno meno:

•⁠  ⁠1.000 contributi familiari (in meno) per nuclei in difficoltà;

•⁠  ⁠⁠30 assegni di cura, 64 sostegni di sollievo in struttura per disabili o anziani e 70 servizi domiciliari di sollievo ai caregiver (in meno);

•⁠  ⁠posti per oltre 40 bambini e bambine nell’accesso agli asili nido, in media di 7.500 euro l’uno (in meno);

•⁠  ⁠intera rassegna culturale estiva, dicendo addio in un colpo solo alla Festa del racconto, le iniziative culturali tra cui la Dama della Torre, le iniziative musicali o rischiare di perdere il Festival della Filosofia;

•⁠  ⁠⁠1/3 delle risorse oggi previste sulla manutenzione ordinaria del verde dei nostri parchi (in meno);

•⁠  ⁠⁠1/3 delle risorse investite sullo sport, scegliendo tra Social sport, Carpi estate sport o Muoviti Muoviti (in meno);

•⁠  ⁠⁠l’assunzione degli agenti di polizia locale di cui abbiamo bisogno;

•⁠  ⁠⁠addio all’ufficio manutenzione con risorse collegate per l’operatività.


 

Ricorda, Righi, che a Carpi il Pnrr ha portato 36 milioni di euro. E che per intercettare i vari bandi la macchina comunale è stata sottoposta a un grande sforzo amministrativo e progettuale. In più, c'è stato un aumento medio del 30 per cento dei costi, non coperto dal governo, per cui il Comune ha dovuto integrare con proprie risorse gli stanziamenti ottenuti, a scapito di altri interventi. "Oggi – scrive – scopriamo che oltre ai danni già subiti, il Ministero dell’Economia ha deciso di penalizzare i comuni maggiormente virtuosi sull’utilizzo delle risorse Pnrr, Carpi è tra questi, andando a ridurre nei prossimi anni i trasferimenti statali sulla parte corrente dei nostri bilanci”. Amministrare un Comune, commenta, “...significa dare risposte, saper dire dei no, trovare il modo per dire dei sì, spesso schiacciato da burocrazia e poche risorse per affrontare enormi sfide e necessità”. E conclude: “Mi auguro che questa scellerata idea rientri subito e che anche amministratori locali di ogni colore politico, candidati compresi, prendano posizione unanime per difendere le autonomie locali e il futuro delle nostre città. Resta che l’idea stessa di scaricare su chi è più vicino ai cittadini una cattiva gestione delle casse dello Stato sia una aberrazione non solo politica”.