Schlein, Bonaccini e Schmit con Righi per una Carpi più europea e un'Europa più emiliana

Qualche centinaio di carpigiani ha accolto oggi in piazza Martiri, di fronte al Municipio, i vertici nazionali, regionali ed europei del Pd, giunti in città in vista delle elezioni di giugno. Il candidato alla presidenza della Commissione Europea Nicolas Schmit, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein e il presidente della Regione nonché candidato al Parlamento Europeo per il nord-est Stefano Bonaccini hanno portato la propria vicinanza e il proprio supporto al candidato sindaco carpigiano Riccardo Righi. I quattro si sono dati appuntamento prima a Fossoli, dove insieme ai segretari del Pd provinciale e locale Roberto Solomita e Daniela Depietri e al sindaco Alberto Bellelli hanno visitato l’ex campo di concentramento sulle orme di David Sassoli e Ursula von der Leyen, per poi spostarsi in piazza Martiri. Dove, dopo aver deposto un mazzo di fiori sulla lapide ai martiri del 1944 a cui è intitolata la principale piazza cittadina, hanno imbracciato il microfono di fronte ad almeno due-trecento carpigiani. Una platea forzatamente non giovanissima visto giorno e ora della manifestazione (le 16,30 di un lunedì), che prevede tappe simili anche nelle vicine Reggio e Bologna.

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In jeans, sneakers e camicetta sotto un blazer celeste che presto si toglie, occhiali da sole d'ordinanza in testa, Elly Schlein era sicuramente la più attesa. Il suo è stato un discorso incentrato sui valori cari al centrosinistra: dal salario minimo, alla difesa di sanità e scuola pubblica «come prima leva di emancipazione», ad una «legge sui caregiver di cui la Regione Emilia Romagna si è dotata e che va portata in Parlamento». Non manca il riferimento al pericolo dei nazionalismi, alla guerra con la richiesta di stop a Gaza. E ancora un riferimento alla nostra terra: «L’Emilia Romagna si è fatta grande perché il più forte si è sempre girato a dare la mano al più piccolo, ed è così che vogliamo l'Europa – ha detto Schlein –. Carpi non si è mai seduta sui risultati conquistati ed è così che vogliamo l'Europa. Abbiamo un altro avversario oltre la destra ed è l'astensionismo: se noi non ci occupiamo della politica, la politica si occupa comunque di noi», ha incalzato la Segretaria invitando tutti al voto.

Righi, affiancato dalle candidate del centrosinistra a Soliera e Campogalliano Caterina Bagni e Daniela Tebasti, ha ricordato le parole che David Sassoli pronunciò a Fossoli, in un discorso di ampio respiro, con uno sguardo ai giovani, all'ambiente e allo sviluppo con riferimento ad un’Europa a cui chiedere risposte. «Una Carpi attenta tanto alle piccole cose come ai grandi progetti, partendo da una piccola città d'Europa che è già una città europea, a cui servono coraggio, inclusività e solidarietà per affrontare le sfide che l’attendono», ha detto il candidato sindaco.

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Ad accendere la piazza ci ha pensato Bonaccini con un discorso a braccio aperto simpaticamente da un «bentornato al Carpi in Serie C». Il Governatore si è fatto quindi più serio, sottolineando come quella nella quale ha deciso di impegnarsi sia «la campagna elettorale più importante di sempre per un’Europa su cui soffia un pericoloso vento di destra». Attaccando gli alleati di Salvini in Spagna (Vox) e Germania (Alternative fur Deutschland), Bonaccini ha sottolineato come «non ci piace l'Europa che misura le zucchine o che sta troppo dalla parte delle banche ma quella senza la quale non saremmo mai usciti dalla pandemia». E poi grandi applausi su un commiato di orgoglio e auspicio: «Se l'Europa somiglierà un po' di più all'Emilia Romagna sarà un'Europa migliore», ha salutato il Governatore.

Al suo fianco Schmit, che si guadagna subito il feeling con piazza Martiri per un Italiano non perfetto e proprio per questo simpatico: «Sono felice di essere a Carpi con i miei amici Stefano e Elly e il futuro sindaco Riccardo – ha attaccato il lussemburghese candidato alla presidenza della Commissione Europea –. Noi socialisti e progressisti siamo per un Europa inclusiva e sostenibile, un'industria made in Europa e quindi made in Italia e made in Emilia Romagna». Parole anche a difesa della democrazia «che ha radici nell'Europa che ha sconfitto nazismo e fascismo, dal campo di Fossoli a Primo Levi, non ci dev'essere un oblio nero di quanto successo».