Soglia annuncia: 1,4 milioni per la vecchia chiesa di Fossoli. Ma vale più di San Francesco?

Non poteva essere che l'ingegner Marco Soglia, in quanto, contemporaneamente, responsabile unico del procedimento e project manager incaricato dalla Diocesi, nonché Presidente della commissione per la gara di aggiudicazione dei lavori e autore con il proprio studio della verifica sul progetto esecutivo, ad annunciare – in prima persona, a quanto si apprende dalla Gazzetta, scavalcando lo stesso ufficio stampa e il periodico diocesano che non ne fa cenno nel suo ultimo numero – lo stanziamento di 1,395 milioni di euro deciso dalla Regione per  il recupero della vecchia chiesa parrocchiale di Fossoli intitolata alla Natività della Beata Vergine Maria. Diventa infatti difficile non cogliere nell'annuncio anche un messaggio diretto a quanti, dopo la decisione del vescovo Erio Castellucci di porre anche la ricostruzione post sisma sotto la giurisdizione dell'architetto Sandra Losi, neo responsabile dell'Ufficio diocesano Patrimonio immobiliare, pensavano a un ridimensionamento dei poteri del professionista. Del tecnico, cioè, che a vario titolo, come incaricato della ricostruzione, ma anche con diverse mansioni assegnate al suo Studio di Dozza, ha gestito una settantina di milioni per i restauri di chiese, canoniche, istituti scolastici nel territorio diocesano sconvolto dal terremoto, provenienti in gran parte dal Ministero per i Beni Artistici e Culturali, via Regione Emilia Romagna, e in parte minore dai fondi del 5x1000 della Cei. Anche la sua sottomissione gerarchica alla collega individuata dal Vescovo deve essere stata il frutto di una lunga e difficile mediazione – c'è chi giura si tratti solo di un primo passo –, vista la quantità e gli intrecci di competenze fra incarichi diretti e professionali accumulati da Soglia dal giorno in cui il Vescovo emerito, monsignor Francesco Cavina, gli aveva affidato la ricostruzione.