Spedizione punitiva al Vallauri di studenti di altre scuole: ferito un docente. Le prese di posizione

Dichiarazioni di Gioventù Nazionale, Uil Scuola e Pd Carpi

Al Vallauri, questa mattina, durante l'intervallo, è scoppiata una rissa con studenti provenienti da altre scuole per quella che è apparsa una sorta di spedizione punitiva indirizzata a uno dei ragazzi dell'Istituto. Un professore che ha cercato di allontanare quei ragazzi estranei al Vallauri è stato colpito al volto e costretto a rivolgersi al Pronto Soccorso. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di ricostruire l'accaduto e risalire agli autori dell'aggressione.

Non è la prima volta che l'Istituto e in generale il polo scolastico delle superiori di Carpi finiscono al centro delle cronache. Verso la metà di ottobre la dirigente scolastica e il corpo docente sono riusciti a sventare due risse che si sarebbero potute verificare all’uscita di scuola, coinvolgendo gli studenti non solo del Vallauri. E qualche giorno fa uno studente dell'Istituto è sfuggito a un'aggressione di un gruppo di coetanei, trovando rifugio e protezione nel vicino liceo Fanti. E' il motivo per il quale spesso auto della Polizia e dei carabinieri sono state viste stazionare nella zona. 

Fra le prime reazioni all'accaduto c'è quella dei resposnabili della Gioventù Nazionale: “Oggi all’Istituto Vallauri di Carpi – spiega un loro comunicato – sono entrati una decina di ragazzi con dei passamontagna calcati sul volto e coi coltelli in mano alla fine della ricreazione e hanno aggredito uno studente. «Quello verificatosi al Vallauri è un episodio inaccettabile e di una gravità estrema. La scuola è un luogo in cui gli studenti dovrebbero sentirsi protetti. Così evidentemente non è. Non è la prima volta che nei pressi delle scuole si verificano episodi di grave insicurezza pertanto occorrono maggiori controlli. Questo caso evidenzia il fatto che anche e soprattutto nei giovani ci sia un enorme problema di sicurezza che non può più passare in sordina ed essere sottovalutato», dichiara Francesco Natale, responsabile di Gioventù Nazionale Carpi, movimento giovanile di Fratelli d’Italia”.  «Ancora un episodio, l’ennesimo, di violenza all’interno delle scuole della nostra provincia. E’ necessario intervenire quanto prima per evitare un’escalation degli eventi: non possiamo permettere che chi frequenta una scuola, che sia per lavoro o per studiare, abbia paura ad entrarvi per timore di essere percosso – afferma Lorenzo Rizzo, presidente provinciale di Gioventù Nazionale –. Come giovani di Fratelli d’Italia continueremo il nostro lavoro di sensibilizzazione (di recente abbiamo tenuto un incontro con uno psicologo sul disagio giovanile) e di recente abbiamo lanciato una raccolta firme perchè le istituzioni prendano coscienza che la situazione sta sfuggendo di mano. Continuare a minimizzare il fenomeno delle baby gang rischia di farci arrivare al punto di non ritorno» conclude Rizzo.

Immediata anche la reazione dei sindacati: “Quello che è successo è terribile – dichiara Dario Catapano, segretario della Uil Scuola di Modena – e stiamo ancora cercando di capire come si sono svolti effettivamente i fatti. Per l’ennesima volta a farne le spese un lavoratore della scuola che cercava solo di ristabilire l’ordine. Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto si paghi, soprattutto in termini di sicurezza, non investire sulla scuola pubblica”.

E' venuta poi la presa di posizione del Pd di Carpi con la segretaria Daniela Depietri: “Condanniamo senza appello l’aggressione avvenuta ai danni di alcuni studenti e a un docente dell’Istituto Vallauri. Un fatto grave, sul quale le autorità preposte stanno indagando e che ci auguriamo porti all’individuazione dei responsabili. Ciò detto, la risposta a un problema complesso come questo non può che essere, appunto, articolata e collettiva. Se da un lato l’aspetto della tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico sono fondamentali, occorre anche lavorare, parallelamente, sulla prevenzione di questi fenomeni”.  Depietri continua sottolineando come l’Amministrazione si sia attivata da tempo: “Dopo il primo episodio avvenuto al Liceo Fanti, le forze dell'ordine hanno intensificato i passaggi e il presidio di tutta l'area. Un’area che, accogliendo cinquemila ragazzi in poche centinaia di metri, dà vita anche a situazioni complesse. Bene hanno fatto il Sindaco Bellelli e gli assessori a Istruzione e Sicurezza Dalle Ave e Lugli a far visita all’istituto, e a chiedere al Prefetto un incontro specifico sul tema. C’è un fatto incontrovertibile – spiega la Segretaria – ovvero che i nostri istituti superiori accolgono moltissimi studenti anche da fuori città, e dunque il problema della gestione di episodi di tensione spetta non soltanto alla scuola, né solo all’Amministrazione, ma a tutto il sistema provinciale. Il controllo del territorio è fondamentale, ma anche il provveditorato agli studi deve contribuire a porre le condizioni perché fatti di questo tipo non accadano più. Come comunità, dove per comunità intendo istituzioni, sistema scolastico, forze dell’ordine, famiglie, cittadini e gli stessi studenti, abbiamo il dovere – conclude – di fornire una risposta al disagio di alcune fasce di giovani, per far sì che ci siano un’infinità di alternative migliori, nelle proprie giornate, a quella di organizzare una spedizione violenta in una scuola”.